Incremento a doppia cifra, +10,1%, per il comparto auto nel nostro Paese a gennaio: i dati diffusi dal MIT, Ministero Infrastrutture e Trasporti, riportano un totale di 171.556 nuove vetture immatricolate, in crescita dispetto alle 155.851 del gennaio 2016 che a sua volta aveva riportato un incremento del 18% rispetto allo stesso mese del 2015.
Una progressione che, se confermata nei mesi a venire, porterebbe il livello dell’immatricolato su valori vicini ai due milioni di unità, quindi di poco inferiori a quelli registrati nel 2010.
Insomma, continua la fase di estremo dinamismo del mercato delle quattro ruote, cui contribuiscono senz’altro l’arrivo in filiale di nuovi modelli, l’aggressività delle promozioni studiate dalle Case automobilistiche e le condizioni vantaggiose per i clienti proposte dai concessionari.
Svetta il tricolore
Le aziende nazionali totalizzano 50.669 immatricolazioni (+12,7%) e portano la propria quota dal 28,8% di un anno fa al 29,5%. I marchi di FCA (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano nel complesso 50.250 immatricolazioni nel mese (+12,3%), con quota che sale dal 28,7% di un anno fa al 29,3% di oggi, e un andamento positivo per i brand Fiat (+14,5%), Alfa Romeo (+27,25) e Lancia/Chrysler (+4%), a cui si affianca l’ottima performance di Maserati (+158%) e Lamborghini (+100%).
Sono sei i modelli italiani nella top ten di gennaio: guida la classifica sempre la Fiat Panda (14.789 unità), seguita da Fiat 500 (6.207), in risalita di due posizioni rispetto a dicembre, e da Lancia Ypsilon (5.782). In quinta posizione, la Fiat Tipo (4.484), che migliora di tre posti rispetto al mese precedente, seguita, in ottava posizione, da Fiat 500L (3.409) e, in nona, da Fiat Punto (3.385).
Le presenze straniera riguardano la Renault Clio, quarta con 5.192 unità, la Volkswagen Golf, al sesto posto con 4.370 veicoli e la Ford Fiesta immediatamente dietro con 4.159; chiude la top ten di gennaio la Citroen C3, che scelta da 3.361 clienti.
Il mercato dell’usato totalizza 378.270 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari a gennaio 2017, registrando una crescita dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2016.
Molto attive le società
Dall’analisi della struttura del mercato emerge una crescita del 4,7% degli acquisti dei privati (che si confronta con lo stesso periodo 2016 in crescita già di quasi il 24,5%) a 108.685 immatricolazioni complessive ed una quota che, per effetto mix canali di vendita, scende di 3 punti al 62,9% del totale.
Un incremento molto forte ha caratterizzato in gennaio le vendite alle società, che crescono di oltre il 33%, recuperando 3 punti di quota (16,6% del totale), grazie al contributo del Superammortamento per l’acquisto di beni strumentali. Stabile al 20,5% la quota del noleggio, che evidenzia un trend di incremento simile a quello del mercato, grazie alla forte crescita del lungo termine, che recupera più di un quarto dei suoi volumi. Parallelamente, invece, in gennaio il noleggio a breve termine segna una flessione del 10,8%.
Il ritorno del GPL
Sul fronte delle alimentazioni, il diesel perde un po’ di rappresentatività (54,6% di quota, contro il 57,7% di dicembre 2016), mentre recupera la benzina, che passa dal 31% di dicembre 2016 al 34,1% attuale; da segnalare, dopo le flessioni dello scorso anno, che le vetture alimentate a GPL riportano un incremento superiore al 30%, attestandosi al 6,6% del totale, grazie all’arrivo in rete di nuovi ed importanti modelli, mentre registra un forte calo in volume il metano, che a gennaio si attesta appena all’1,8% del totale.
In forte crescita, superiore al 40%, le vetture ibride (che oggi rappresentano il 2,8% del mercato) e le elettriche, che dopo il balzo dell’85% di dicembre, risultano in aumento di un ulteriore 58% a gennaio.
Sempre forti i segmenti A,B e C
Nell’analisi dei segmenti, le utilitarie cedono qualche decimo di quota alle city car e quasi un punto al segmento C, mentre flette l’alto di gamma. Buona la crescita di berline e crossover, al primo e secondo posto in termini di volumi venduti, che recuperano ulteriori quote di mercato; in leggero incremento fuoristrada e station wagon, mentre soffrono tutti i monovolume e le coupé.
Nel dettaglio, le vendite dei segmenti A/B crescono dell’11,9% nel mese, portando la propria quota di mercato dal 44,9% di gennaio 2016 al 45,7%.
Il segmento C (medie-inferiori) cresce del 17,4% nel mese, con una quota di penetrazione del 13,9% contro il 13% di un anno fa. Il modello più venduto nel segmento C è Fiat Tipo.
Per il segmento D, il rialzo è del 3,9% nel mese, con quota del 3,1% (3,3% a gennaio 2016). Le vendite di SUV riportano un incremento del 10,8%, attestandosi al 27,3% sul totale (27,2% a gennaio 2016).
Maggiore la richiesta nel Nord Italia
L’area Nord Occidentale segna un forte incremento (+23,3%), recuperando quasi 4 punti di quota e arrivando a coprire circa un terzo delle vendite totali del mese, con variazioni a doppia cifra molto rilevanti nelle province di Torino ed Aosta.
Perde rappresentatività il Nord Est, stabile in volume, mentre registra un incremento simile al mercato totale l’area centrale del Paese, dove l’area di Firenze spicca per performance, confermando la sua quota.
Il mercato delle vetture usate, infine, apre in leggera crescita: il +1,1% registrato a gennaio significa 378.270 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario, in attesa della rivendita al cliente finale) rispetto ai 374.184 dello stesso periodo 2016.
Le dichiarazioni delle Associazioni
«Il risultato di Gennaio – commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia -, pur influenzato dai due giorni lavorativi in più rispetto all’anno scorso, è determinato soprattutto dall’aggressività delle promozioni messe in campo dalle case automobilistiche e dai concessionari, in grado di stimolare la domanda dei privati e delle aziende. Per le Partite IVA, inoltre, continua a rivelarsi importante la spinta data dal super ammortamento. Questa sorprendente apertura d’anno infonde ottimismo, ma per trarre indicazioni valide bisognerà aspettare almeno la chiusura del primo trimestre: infatti generano preoccupazione le richieste di una manovra correttiva formulate dalla Commissione europea al nostro Governo: se questo fosse lo scenario, chiediamo con forza non si pensi a nuovi balzelli, come l’aumento dell’IVA, nuove accise cui carburanti o l’inserimento di pedaggi sulle strade statali. In generale di non aumentare la pressione fiscale sugli automobilisti».
«Il 2017 – così si è espresso Massimo Nordio, Presidente UNRAE, Associazione delle Case automobilistiche estere – si apre con un mese dinamico mese grazie alle forti promozioni commerciali delle Case e delle Reti di vendita, che hanno sostenuto gli acquisti delle famiglie e accelerato il percorso di rinnovo del parco più anziano che ancora oggi presenta un’età media intorno ai 10 anni. Il risultato di gennaio nella sua proiezione a fine anno avvalora la nostra stima: nel 2017, il mercato proseguirà nel suo trend di incremento. In uno scenario macroeconomico non dissimile da quello del 2016, il tasso di crescita si manterrà tonico, attorno al 7% con previsione finale di 1.955.000 nuove immatricolazioni, circa 130.000 unità in più rispetto alle 1.825.000 del 2016».
«Il nuovo anno si apre positivamente – commenta Aurelio Nervo, Presidente di ANFIA, che rappresenta le aziende nazionali – con volumi che a gennaio sono i più alti dal 2010, quando superarono le 207.000 unità, e un incremento mensile in linea con quello dell’ultimo trimestre 2016. Si tratta del trentaduesimo incremento mensile consecutivo per un mercato che si prospetta in moderata crescita nei mesi a venire».