A questo punto, si accettano scommesse: verrà superata, a fine anno, la quota dei due milioni di nuove immatricolazioni, che rappresenta un confine d’alto valore simbolico?
Quando ormai mancano una manciata di giorni al Capodanno, tutto è possibile: già ad oggi, il dato del 2016 è stato battuto ed il mercato prosegue nella sua condotta al rialzo: novembre si è chiuso con 156.332 immatricolazioni, pari al +6,8% rispetto alle 146.397 di novembre 2016; il cumulato da inizio anno riporta 1.848.919 unità, 148.000 in più rispetto alle 1.700.830 dei primi 11 mesi dell’anno 2016, pari quindi ad un incremento dell’8,7%
Ogni due auto diesel, una a benzina
Analizzando le performance per alimentazione, a novembre 2017, la quota di mercato delle auto a benzina scende dal 31,7% di ottobre al 30,4% (30,7% a novembre 2016), mentre per le diesel la quota passa dal 55,1% di ottobre al 56% (59,0% a novembre 2016).
Da sottolineare i buoni risultati delle auto a GPL (+33,5%), che salgono dal 6,9% di ottobre al 7,1% di novembre 2017 (5,7% un anno fa) e delle vetture elettriche, che registrano un +32,4% nel mese e un +48,4% nel cumulato.
Sempre ottima la performance delle ibride, che a novembre quasi raddoppiano le vendite, dalle 3.549 del 2016 alle 6.763 del 2017 (+90,6%), e recuperano quasi il 2% di rappresentatività; insieme alle elettriche, sono ora al 4,4% contro il 4,3% di ottobre ed il 2,5% di un anno fa.
Infine, il metano: quasi stabile dal 2% di ottobre al 2,1% di novembre (un anno fa, era al 5,7%), accusa ancora molto le flessioni dei mesi precedenti, registrando nel cumulato un -27,1%.
Tricolore molto bene
Ottime notizie per i modelli italiani: Fiat Panda e 500 sono i due modelli più venduti del segmento A e insieme rappresentano oltre la metà del mercato; Lancia Ypsilon svetta nel segmento B, mentre Fiat 500X e Jeep Renegade sono i due SUV più venduti e rappresentano un terzo del mercato dei SUV piccoli; infine, Fiat 500L è il monovolume più venduto.
Le marche nazionali, nel complesso, totalizzano a novembre 39.527 immatricolazioni (-5,2%), con quota di mercato del 25,3%; nei primi undici mesi 2017, le immatricolazioni ammontano a 529.143 (+7,1%), con quota di mercato del 28,6%.
I marchi di FCA (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 39.262 immatricolazioni nel mese (-5,2%), con quota di mercato del 25,1%. Andamento positivo per i brand Alfa Romeo (+21,5%) e Jeep (+48,9%); bene anche Lamborghini (+50,0%). Nel progressivo da inizio 2017, i marchi di FCA totalizzano 525.510 vetture, con crescita del 7,0% e quota di mercato del 28,4%. Da inizio anno, risultati positivi per i brand Fiat (+6%), Alfa Romeo (+27,1%), Jeep (+21,1%), a cui si affiancano Maserati (+52,1%) e Lamborghini (+36,7%).
Sono cinque, a novembre, i modelli italiani nella top ten: Fiat Panda sempre in testa (10.655 unità), anche nella classifica dei primi undici mesi del 2017, seguita da Lancia Ypsilon (3.916) e, al quinto posto, da Fiat 500X (3.582); al settimo posto, Jeep Renegade (3.335) che conquista due posizioni rispetto a ottobre 2017, seguita, al nono, da Fiat 500 (3.185).
Meno privati, più noleggio
Da un’analisi della struttura del mercato, si evidenzia un calo a novembre del canale dei privati: con 91.304 unità, flette del 2,6% anche a causa della migrazione verso il noleggio a lungo termine e all’effetto uscita Km 0 dalle giacenze dei concessionari.
Sostanzialmente in linea negli 11 mesi (-1,1%), questo canale archivia 1.048.300 vendite ma cede quote, passando dal 61,6% degli 11 mesi 2016 al 56,2% di quest’anno.
Ottimi, al contrario, i risultati del noleggio che, grazie alla spinta sia del breve termine (+41,6%) che del lungo termine (+26,4%), chiude novembre con 30.709 immatricolazioni, in crescita del 29,7% e una percentuale di mercato del 19,4% (+3,6%).
Le società, infine, ancora grazie alla forte spinta delle autoimmatricolazioni, archiviano il mese con un incremento a doppia cifra (+12,4%) e 36.190 immatricolazioni, in leggero rallentamento rispetto al resto dell’anno – visto un cumulato che segna un +29,3% e 401.893 unità.
Le autoimmatricolazioni guadagnano il 28% rispetto al 2016, mentre le società vere e proprie, al netto quindi delle autoimmatricolazioni, perdono il 16%.
Il mercato dell’usato, infine, a novembre totalizza 388.346 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, in calo del 5,8% rispetto a novembre 2016. Nei primi undici mesi del 2017, i trasferimenti di proprietà sono 4.220.118, il 2,4% in meno rispetto al 2016.
I commenti delle Associazioni
«Tutte le alimentazioni sono in crescita – è l’analisi di Gianmarco Giorda, Direttore di Anfia -, ma a ritmi diversi: diesel e metano a ritmi più bassi, quelle a benzina ad un tasso in linea con il mercato totale, mentre le ibride, con il maggior tasso di crescita, raggiungono la quota record del 4,4% del mercato. Per il 2018, ribadiamo la necessità di ripristinare la misura del superammortamento anche per le autovetture intese come beni strumentali d’impresa».
«I temi persistenti – commenta Michele Crisci, Presidente di Unrae, Associazione dei costruttori di autoveicoli esteri – sono lo smaltimento del parco anziano e i provvedimenti presi dalle amministrazioni su base locale e nazionale per il contrasto alle emissioni. Dobbiamo però registrare che nella discussione del Disegno di Legge di Bilancio 2018 sta trovando difficoltà il rinnovo del Superammortamento per le auto utilizzate come beni strumentali di impresa, malgrado gli effetti positivi avuti nella rotazione del parco circolante: auspichiamo che il Decisore Pubblico proroghi tale misura anche per il 2018».
«Ancora una volta – sottolinea Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia – registriamo che sono le KM 0 a determinare la performance positiva del mercato: anche a novembre si rileva un’impennata delle autoimmatricolazioni dei concessionari, in aumento del 51,23% rispetto allo stesso periodo del 2016. Un dato che in chiusura d’anno consolida un trend che al di là dei facili ottimismi dimostra che l’incremento del mercato italiano si regge soprattutto sulle KM 0. Il tutto, mentre il canale privati, vero specchio dello stato di salute del comparto, continua a perdere: -2,5% il risultato di questo mese. Più che un sintomo, il fenomeno delle KM 0 sta diventando una patologia. In questo scenario chiediamo nuovamente al Governo di ascoltare le istanze dell’intero settore circa la proroga del superammortamento anche per le auto nell’ambito dell’esame del Disegno di Legge di Bilancio 2018».