• 4 Maggio 2024 4:24

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Mercato auto elettriche in crollo, i dati di marzo 2024

Apr 21, 2024

Non è stato un mese positivo per il mercato dell’auto in Europa, con i dati di marzo 2024 che fanno suonare un campanello d’allarme per il settore. A sentirsi mancare il terreno sotto i piedi, nello specifico, il comparto elettrico, con le vetture “alla spina” che escono con le ossa rotte dal terzo mese dell’anno. Un trend che, come emerge dai dati di Acea, non fa sconti in nessun Paese dell’Ue e nemmeno tra quelli EFTA.

Immatricolazioni in calo a marzo 2024

L’ultimo rapporto di Acea sulle immatricolazioni in Europa nel mese di marzo 2024 fa emergere un quadro in perdita per il settore. Contando infatti i volumi di vendita in tutti i Paesi europei e quelli EFTA, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno viene segnalato un -5,2% delle vendite.

A marzo, infatti, sono state immatricolate 1.031.875 vetture nell’Unione Europea, dato che sale a 1.383.410 considerando anche Regno Unito ed EFTA, per un -2,8% sul 2023. Un dato che fa allarmare e non poco il settore che, dopo il buon inizio dell’anno, torna ad avere il segno negativo sulle vendite.

Il 2024, infatti, era iniziato con una crescita del 12% a gennaio, su gennaio 2023, e 10% a febbraio. Ma a marzo, forse anche a causa dei giorni lavorativi in meno per le festività Pasquali, la chiusura è stata in perdita. Un dato che fa rumore, soprattutto considerando che le vetture immatricolate rispetto ai mesi precedenti sono state molte di più (851.690 a gennaio e 886.608 a febbraio).

Guardando ai numeri e al rapporto Acea, gli Stati dell’Ue in maggiore difficoltà nelle immatricolazioni a marzo 2024 sono stati Romania e Portogallo, con un -25% pesante. In Italia, invece, la variazione è stata del 3,7%, con una crescita timida delle vendite delle vetture ibride (+8,3%) e benzina (+5,7) e un crollo verticale di diesel e, soprattutto, elettriche.

Crisi del mercato delle auto elettriche

Il mercato delle auto elettriche, come detto, esce ridimensionato dal mese di marzo 2024, con la quota del settore scesa di 11,3 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Solo 134.397 le immatricolazioni di elettriche pure nell’Ue, sentore che ancora le auto “alla spina” non piacciono del tutto ai cittadini europei.

Mentre in Belgio, Francia e Ungheria la quota di mercato sale mese dopo mese, la situazione è diversa in Italia e non solo. Il calo considerevole è in Germania, con -28,9% rispetto a marzo 2023, con 31mila vetture BEV immatricolate contro le oltre 44mila dell’anno precedente, numeri lontani rispetto all’Italia.

Nel nostro Paese, infatti, a marzo 2024 sono state immatricolate 5.357 vetture elettriche, quasi 3mila in meno rispetto al 2023 con un -34,4%. Un netto passo indietro rispetto ai dati di febbraio 2024, quando la quota delle elettriche in Italia era cresciuta del 3,1% (5.007 vetture BEV immatricolate contro le 4.857 del febbraio 2023) mettendosi alle spalle il -11,1% di gennaio (anno iniziato con appena 2.961 elettriche immatricolate).

Non di certo una buona risposta degli italiani ai tentativi del governo di mettere in atto politiche di incentivi per aiutare all’acquisto di vetture più sostenibili, con l’obiettivo di svecchiare il parco auto circolante.

Peggio di noi hanno fatto solo Croazia (-70%), Irlanda (-41%), Slovenia (-38%) e Finlandia (-35%).  Numeri allarmanti, soprattutto se letti a mesi di distanza dalla lotta con in Europa per l’addio al motore endotermico entro il 2035, con l’alternativa elettrica che almeno per il momento sembra non voler decollare.

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