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Mercati positivi trainati da trimestrali e distensione in Corea. Il Pil Usa batte le attese

Apr 27, 2018

MILANO – I mercati azionari traggono spunto dalle buone trimestrali pubblicate in queste ore e dalla distensione geopolitica segnata dallo storico incontro tra le due Coree e tornano in fase positiva. Milano stona in apertura con un calo dello 0,2%, mentre Londra sale dello 0,15%, Francoforte dello 0,8% e Parigi dello 0,1%.

Stamattina la Borsa di Tokyo ha chiuso l’ultima seduta della settimana in rialzo, traendo spunto dalle notizie incoraggianti che arrivano dalla stagione delle trimestrali in Usa, e dall’attenuarsi delle tensioni tra le due Coree. L’indice Nikkei ha messo a segno un rialzo dello 0,66%, a quota 22.467,87, guadagnando 148 punti. Ieri sera, Wall Street ha segnato un buon rialzo spinta dai conti di Facebook: il Dow ha aggiunto quasi un punto percentuale, come lo S&P500, il Nasdaq è volato al +1,64%.

Euro poco mosso rispetto al dollaro, dopo la riunione di ieri della Banca centrale europea e le dichiarazioni del presidente Mario Draghi. La moneta unica vale 1,2109 dollari contro 1,2103 dollari di ieri sera. Euro/yen a 132,21 yen. Biglietto verde stabile sullo yen a 109,32 contro 109,30 yen di ieri. Secondo le ricostruzioni, nel board dell’Eurotower di ieri il falco austriaco Edward Nowotny avrebbe espressamente chiesto di affrontare le scelte che la Bce dovrà fare alla fine del Qe, nel prossimo settembre, ma la maggior parte dei governatori ha poi preferito rimandare la questione. Iniziano però a farsi sentire le pressioni intorno al governatore. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi apre a 115 punti base e il decennale italiano rende l’1,72%.

A Piazza Affari si segnalano la trimestrale dell’Eni e di Tenaris, quest’ultima con ricavi in forte crescita a 1,87 miliardi di dollari e utile a 235 milioni.

Ricca l’agenda dei dati macroeconomici. Il tasso di disoccupazione della Germania è leggermente diminuito alla fine del primo trimestre. Lo indica l’indagine sulla forza lavoro di Destatis. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4% a marzo dal 3,5% di febbraio. Rallenta il Pil francese che nel primo trimestre dell’anno segna +0,3%.

Raffica di dati anche in Giappone: la disoccupazione è rimasta stabile al 2,5% a marzo, mentre la produzione industriale ha fatto meglio delle aspettative con un +1,2% nello stesso mese. In rallentamento, infine, le vendite al dettaglio con un -0,5% a marzo e +1% annuo. La Banca centrale ha intanto confermato la sua politica monetaria ultra-accomodante con l’obiettivo di combattere la deflazione in presenza di una stagnazione dei prezzi, malgrado l’economia sia in espansione. L’evoluzione dei prezzi “continua a mostrare segni di debolezza”, ha notato la BoJ rivedendo al ribasso le previsioni d’inflazione per il 2018 e non indicando più il raggiungimento del target del 2% nel 2019/20.

Quotazioni del petrolio in leggero ribasso sui mercati asiatici, in attesa di una decisione statunitense su possibili sanzioni contro l’Iran. Il barile di light sweet crude, con consegna a giugno, cede 23 centesimi a 67,96 dollari. A Londra il barile di Brent con consegna a giugno ha aperto a 74,72 dollari, lo 0,04% in meno della chiusura di ieri. Oro poco mosso: scambiato a 1.317,17 dollari l’oncia. Nel complesso della settimana l’oro ha segnato un calo dell’1,4% e ieri è sceso fino a 1.315,36 dollari, il livello giornaliero più basso dal 21 marzo.

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