• 5 Gennaio 2025 13:40

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Meno malware, più ransomware. Come cambia il crimine informatico

Gen 3, 2025

AGI – Il Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) nel 2024 ha gestito circa 12 mila attacchi informatici significativi, diramando oltre 59.000 alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale. È quanto emerge dal Report annuale della Polizia postale e per la sicurezza cibernetica. Quale punto di contatto nazionale e internazionale per il monitoraggio e la gestione degli eventi di sicurezza cibernetica, il Cnaipic ha gestito anche 63 richieste di cooperazione internazionale, consentendo l’identificazione e la denuncia di 178 persone.

 

“Le metodologie criminali – spiegano gli autori del Report – confermano un’elevata incidenza di attacchi ransomware e di DDoS diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali – con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende sanitarie – e verso aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori (ad esempio Trasporti, Finanze, Sanità, Telecomunicazioni). In linea generale, lo scenario aggiornato della minaccia cyber vede ormai stabilmente aggiungersi, a una matrice puramente criminale, un’origine riconducibile all’operare di attori state-sponsored, anche in conseguenza del contesto geopolitico internazionale”. Oltre alle quotidiane attività di contrasto, il Cnaipic è chiamato a gestire alcuni grandi eventi: tra tutti, per il 2024, il G7 svoltosi in Puglia dal 13 al 15 giugno. 

 

L’anno scorso su un totale di poco meno di 12 mila attacchi, ne sono stati rilevati 1.533 nei confronti di infrastrutture critiche, operatori dei servizi essenziali e pubbliche amministrazioni locali, il 38% in più rispetto al 2023, si legge nel Report annuale 2024 della Polizia postale e per la sicurezza cibernetica, che parla di un “fenomeno aggravato dalle difficile situazione geopolitica legata ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente: gli autori di tali crimini operano frequentemente da Paesi in cui la cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia risulta difficoltosa o impraticabile”.

 

Per quanto riguarda le modalità di attacco, si registra una riduzione del 30% negli attacchi DDoS, mentre gli attacchi ransomware sono aumentati del 18%. Parallelamente, il numero di malware è diminuito del 46%, mentre le altre tecniche di hacking hanno registrato un incremento del 46%. 

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