• 6 Ottobre 2024 18:23

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Meloni: Caivano e le altre zone franche possono cambiare, lo Stato ci mette la faccia

Set 7, 2023

AGI – Il lavoro fatto “non è sufficiente. Il Commissario straordinario di Caivano serve per mettere in campo un piano di riqualificazione. Verranno stanziate altre risorse” in un lavoro ampio da fare e che richiederà qualche anno, “ci sarà comunque una presenza cadenzata del governo a Caivano”. Queste le parole del premier Giorgia Meloni, al termine del Conisglio dei ministri.

“Noi siamo stati a Caivano” facendo delle promesse, “nel corso degli anni ci sono state delle zone franche abbandonate a loro stesse. Ci siamo chiesti se una continua attenzione potesse cambiare la faccia di quel territorio: abbiamo deciso di poter dimostrare che se ci si mette la volontà le cose possono cambiare davvero. È una sfida non semplice”.

E ancora: “Si sta diffondendo a macchia d’olio la criminalità minorile”, ha sottolineato ancora Meloni. “L’ammonimento prevede che per reati gravi ci sia la convocazione dei genitori per la mancata vigilanza” dei minori, spiega. “Prevediamo l’arresto di flagranza anche per alcuni reati dai 14 anni: se un ragazzo armato gira con una pistola carica non si può arrestare, questo non è più affrontabile”.

“Tutte queste norme – afferma il premier – vengono viste come repressive, ma sono anche di prevenzione. Se l’uso dei minorenni si è allargato nelle pratiche criminale è anche perché la criminalità organizzata sapeva che non ci sarebbero state particolari conseguenze. La criminalità organizzata si è fatto scudo dei giovani, serve un freno”. 

Il nuovo commissario per Caivano

Sarà Fabio Ciciliano il commissario per la riqualificazione del comune di Caivano. Dopo la pubblicazione del dl Caivano ci sarà poi un dpcm per la nomina ufficiale. “Mi impegnerò al massimo, c’è molto lavoro da fare ma io sono pronto. Ringrazio il governo e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, queste le sue prime parole all’AGI.

Nordio: “Carcere per chi non manda i figli a scuola”

Con il decreto contro il disagio giovanile “siamo intervenuti nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà. Perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie”. Cosi’ il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante la conferenza stampa.

Viene rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che cosi’ venga direttamente aiutato il minore”, ha affermato il Guardasigilli.

E ancora: “Abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la necessita’ di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltanto punitivo, ma anche educativo”.

Mantovano: “Modello Caivano da replicare”

Il cosiddetto Dl Caivano, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, “prende spunto dalla presenza del presidente del Consiglio” in quella località campana “dopo il terribile episodio di cronaca che ha sconvolto l’Italia e tende a individuare un modello che potrà essere applicato ad altre aree particolarmente degradate”, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.

Il provvedimento, ha aggiunto, è “prende in considerazione non solo la piaga della criminalità minorile, ma anche l’offerta di qualcosa di positivo e di alternativo alla strada, allo spaccio. Si tratta di misure in larga parte sollecitate da magistrati e forze di polizia che abbiamo incontrato li’, da don Patriciello ad altri”. “È frutto di un modello corale”

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