AGI – “Sinner il prossimo numero 1 del mondo? Nel tennis abbiamo questa cosa chiamata ranking che aiuta a fare chiarezza. Oggi Jannik è numero 1 della Race ed è stato il più forte in questo torneo, ma non possiamo prevedere il futuro e una carriera è composta da tante variabili, difficili da decifrare. Di certo, se continua così prima o poi sarà numero 1 Atp, quest’anno, il prossimo o l’altro ancora. Per quanto mi riguarda sarò numero 2 nella Race, sono vicino alla vetta e farò del mio meglio per arrivarci”. Così, in conferenza stampa, dopo la finale degli Australian Open, Daniil Medvedev.
“Non posso dire che a un certo punto io abbia cominciato a giocare male. Il fatto è che Jannik è cresciuto, ha fatto meno errori ed è diventato più aggressivo. Con i miei avversari precedenti avevo capito che nel finale erano stanchi e avevano poche energie. Contro Sinner invece non è stato così. C’è comunque stato un momento in cui ho pensato di poter rientrare, nel quinto set, e magari ribaltare l’incontro. Ma non ci sono riuscito ed è per questo che Jannik ha alzato il trofeo. Sono comunque orgoglioso di ciò che ho fatto e di come ho giocato”, ha aggiunto il russo.
AGI – “Sinner il prossimo numero 1 del mondo? Nel tennis abbiamo questa cosa chiamata ranking che aiuta a fare chiarezza. Oggi Jannik è numero 1 della Race ed è stato il più forte in questo torneo, ma non possiamo prevedere il futuro e una carriera è composta da tante variabili, difficili da decifrare. Di certo, se continua così prima o poi sarà numero 1 Atp, quest’anno, il prossimo o l’altro ancora. Per quanto mi riguarda sarò numero 2 nella Race, sono vicino alla vetta e farò del mio meglio per arrivarci”. Così, in conferenza stampa, dopo la finale degli Australian Open, Daniil Medvedev.
“Non posso dire che a un certo punto io abbia cominciato a giocare male. Il fatto è che Jannik è cresciuto, ha fatto meno errori ed è diventato più aggressivo. Con i miei avversari precedenti avevo capito che nel finale erano stanchi e avevano poche energie. Contro Sinner invece non è stato così. C’è comunque stato un momento in cui ho pensato di poter rientrare, nel quinto set, e magari ribaltare l’incontro. Ma non ci sono riuscito ed è per questo che Jannik ha alzato il trofeo. Sono comunque orgoglioso di ciò che ho fatto e di come ho giocato”, ha aggiunto il russo.