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Mazzi: “Nuovi vertici Rai? È giusto cambiare la narrazione del Paese”

Feb 11, 2023

AGI – “Cambiare i vertici della Rai? Non dipende da me o solamente da me ma penso che lo faremo. È giusto cambiare la narrazione del Paese”. L’AGI incontra Giamarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, al termine di un suo intervento alla casa Siae di Sanremo.

La sua è una prospettiva particolare perchè per una decina di anni ha lavorato dietro le quinte del festival, anche con Amadeus in preparazione dell’attuale edizione, come direttore o codirettore artistico. “Credo che se si fa riferimento a quanto accaduto negli anni precedenti coi cambi di governo, e io non banalizzerei parlando di spoil system ma di modelli culturali che cambiano, quando una forza politica che è anche espressione di un’area culturale arriva al governo del Paese per volontà dei cittadini può esprimere dei propri dirigenti che proseguano un cammino facendo una loro proposta. La trovo la cosa più naturale del mondo”.

Stefano Coletta sarà ancora direttore dell’intrattenimento visti i brillanti risultati ottenuto con Sanremo? “Non faccio nomi perchè poi parliamo di persone a cui sono legato da rapporti personali anche di amicizia. Non ci trovo niente di strano perchè penso che sia un modo di arricchire il racconto del nostro Paese, la narrazione del nostro Paese, facendo cimentare persone diverse, poi magari gli attuali dirigenti avranno altri incarichi nei quali esprimere il loro talento”.

Un punto fermo per Mazzi è che Sanremo resti della Rai perchè, dice dopo che è emersa la possibilità di un interessamento da parte di un gruppo privato, il festival è “questo evento perchè viene fatto dalla Rai, non è come un Mondiale di calcio che può essere proposto da diversi braoadcaster” .

Il sottosegretario affronta anche i passaggi più velenosi, dal punto di vista politico, di questo festival.

Su Rosa Chemical, “la mia carissima amica Maddalena Morgante (la deputata di Fdi che ha criticato alla Camera dei Deputati il giovane artista) ha sbagliato e gliel’ho detto anche in privato. Le ho raccontato di essere cresciuto con la musica di Renato Zero e David Bowie. Io sono un ‘sorcino’ e, scherzando, le ho detto ‘Vedi che non sono cresciuto così male’. Del resto Zero dopo essere stato molto trasgressivo si è schierato contro la droga e l’aborto”.

Mancano le famiglie tradizionali al festival? “Sa quando si dice le maggioranze silenziose Ma Amadeus ha fatto bene con qualche sbavatura e soprattutto ha il merito di avere ottenuto grandi risultati”.

Tra quello che non gli è piaciuto c’è stata l’esibizione di Fedez. “Una volta le provocazioni erano autentiche e arrivavano da Pasolini, Celentano, Bene. Grandissimi artisti con una storia molto importante che avevano quasi il diritto di provocare. Oggi c’è il marketing delle provocazioni: Fedez è un artista commerciale che fa delle provocazioni dalla nave dello sponsor. Non ho nessun astio nei suoi confronti, la sua vicenda umana mi ha colpito molto ma credo che un artista non debba mettere in difficoltà chi gli dà la possibilità di esprimersi, lui ha tradito il patto di fiducia con la Rai. Siamo tutti italiani, perchè dobbiamo farci sgambetti di questo tipo?”. 

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