Il consigliere regionale campano di Fratelli d’Italia, Luciano Passariello – candidato alla Camera alle prossime politiche del 4 marzo – indagato in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che riguarda fatti corruttivi legati a un traffico di rifiuti. Nell’ambito dell’inchiesta – in cui coinvolta anche la Sma, societ regionale per la tutela dell’ambiente – sono state eseguite oggi perquisizioni da agenti dello Servizio centrale operativo della polizia di Stato, negli uffici della Regione. Nel mirino l’appalto per lo smaltimento dei fanghi provenienti da cinque depositi gestiti dalla Sma.
Perquisizione negli uffici di Passariello
Gli agenti hanno perquisito gli uffici del consigliere regionale campano di Fratelli d’Italia Luciano Passariello, candidato alla Camera dei Deputati, e della Sma Campania, societ in house della Regione Campania impegnata nel contrasto degli incendi boschivi, il cui consigliere delegato Lorenzo Di Domenico risulta indagato. Le attivit di indagine ancora in corso, spiega il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, sono state rese necessarie e indifferibili dalla rilevata gravit del rischio di dispersione probatoria collegato alla annunciata diffusione di notizie e immagini in grado di pregiudicare gravemente le investigazioni sulle gravi ipotesi delittuose fin qui individuate (corruzione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso, corruzione, finanziamento illecito di partiti politici). Melillo aggiunge che la delicatezza e la complessit delle attivit d’indagine in svolgimento impongono di conservare il pi stretto riserbo. Nel registro degli indagati figurano anche gli imprenditori Nunzio Perrella, Rosario Esposito e Antonio Infantino.
La tangente calcolata sulla percentuale del guadagno
Stando al contenuto di una informativa di gennaio scorso, sarebbe emerso come un cordata di imprenditori facente capo a Nunzio Perrella, Rosario Esposito e Antonio Infanti abbia corrotto alcuni soggetti interni alla societ Sma e alla Regione Campania. Emergono cos i nomi del dirigente Domenico Di Lorenzo e di Luciano Passariello. Gli inquirenti ritengono che l’accordo corruttivo avrebbe avuto ad oggetto l’affidamento di un appalto – si legge nei documenti – inerente al servizio di smaltimento dei fanghi provenienti da cinque diversi depositi di stoccaggio (della Sma, ndr), e ci a fronte della corresponsione in favore dei suddetti soggetti intranei di utilit rappresentate in somme di denaro calcolate in percentuale sulla scorta dei guadagni ottenuti a seguito dell’evocato affidamento.
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