il messaggio per il 1° maggio
Prudenza e collaborazione: è questo il cuore del messaggio del capo dello Stato Sergio Mattarella agli italiani in occasione della festa del primo maggio, ribadendo che «non può esservi – e non vi è – contrapposizione tra sicurezza, salute e lavoro»
30 aprile 2020
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«Finalmente si riparte» ma guai ad archiviare «l’angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del virus o il fatto che abbiamo superato i duecentomila contagi e che ogni giorno dobbiamo
piangere alcune centinaia di vittime». Prudenza e collaborazione: è questo il cuore del messaggio del capo dello Stato Sergio Mattarella agli italiani. Un messaggio lanciato non a caso il primo maggio, ribadendo che «non può esservi – e non vi è – contrapposizione tra sicurezza, salute e lavoro». L’uscita dal tunnel è possibile ma non è certo il momento di «vanificare i sacrifici fin qui fatti».
Mattarella: serve leale collaborazione tra istituzioni
Nella giornata in cui si celebra l’importanza del lavoro il presidente della Repubblica parla con chiarezza anche alla politica. E dalle sue parole si comprende come il tasso di litigiosità che ancora pervade i partiti – e, purtroppo anche le istituzioni – lo preoccupa non poco. Serve in questa situazione di grave emergenza «un responsabile clima di leale
collaborazione tra le istituzioni e nelle istituzioni», avverte il capo dello Stato, mentre infuria lo scontro tra Regioni e governo centrale.
«Italiani continuino a comportarsi con prudenza»
Un senso civico che il capo dello Stato chiede anche agli italiani, che sembrano mostrarne ben di più. Di qui la convinzione: «So che possiamo fare affidamento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini – manifestato, in questo periodo, in misura ammirevole dalla loro quasi totalità – perché nelle nuove condizioni ci si continui a comportare con la necessaria prudenza».
«Governo dia indirizzi chiari e ragionevoli»
Non manca poi un richiamo diretto alle responsabilità dell’esecutivo che in questa fase ha il dovere di rassicurare il Paese: «Sono necessarie indicazioni, ragionevoli e chiare, da parte delle istituzioni di governo». Una bacchettata e un monito all’esecutivo in vista della gestione della difficilissima fase 2.
«Paese è maturo e forte, riparta da lavoro»
Non mancano i toni di fiducia e ottimismo. Il presidente premette come l’Italia sia oggi un «Paese maturo e forte» e proprio per questo deve saper cogliere dalla sventura le opportunità. L’Italia «concorde e unita» deve saper «ridisegnare attraverso il lavoro» il futuro prossimo del Paese: «la battuta d’arresto che abbiamo subìto spinge – scrive Mattarella – ad accelerare verso un cambiamento che deve valorizzare e non subire fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione dell’economia, con scelte lungimiranti».