AGI – Il capo dello Stato Sergio Mattarella è arrivato al nuovo e-building di Ferrari per l’inaugurazione ufficiale dello stabilimento. Ad attenderlo il presidente e amministratore delegato di Ferrari John Elkann e Benedetto Vigna e le autorità locali oltre a una folta rappresentanza dei lavoratori.
I dipendenti, tutti con la divisa ufficiale di lavoro, hanno fatto un omaggio al Presidente della Repubblica: una lampada tutta costruita con le componenti di scarto del motore della ‘Rossa’. L’ultima visita del capo dello Stato a uno stabilimento di Ferrari risale al 2009: all’epoca era in carica Giorgio Napolitano.
“Siamo orgogliosi e felici oltre onorati di avere con noi il presidente Mattarella per l’inaugurazione dell’e-building, uno stabilimento che unisce la centralità della persona nel luogo di lavoro al rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato il presidente di Ferrari, John Elkann. “Investire sul nostro territorio – ha aggiunto – è essenziale per prepararci con fiducia al futuro della Ferrari, confermando il nostro impegno per l’eccellenza italiana e per il nostro Paese”.
L’e-building inaugurato oggi è “la prova concreta che in Ferrari manteniamo le nostre promesse – ha spiegato ancora Elkann -. Il 16 giugno 2022, durante il Capital Markets Day, abbiamo annunciato i nostri progetti per questo nuovo edificio. Ora, a distanza di soli due anni siamo qui dentro. I nostri colleghi si sono trasferiti e l’edificio si sta progressivamente accendendo, prendendo vita per iniziare le sue attività. L’e-building è un’altra pietra miliare nel nostro incredibile viaggio dal 1929, quando abbiamo iniziato a correre con la Scuderia Ferrari. Il 2029 segnerà il secolo della Scuderia Ferrari”.
Per il presidente di Ferrari “tecnologia e innovazione sono sempre state nel nostro DNA. Sono elementi chiave che alimentano la nostra incessante volontà di progredire. Hanno alimentato il nostro successo in pista nel corso della nostra storia e ci hanno permesso di trasferire rapidamente questo progresso alle nostre vetture sportive. Ma sappiamo che – ha concluso – la tecnologia e l’innovazione non significano nulla senza le persone. Come disse il nostro fondatore: “Le fabbriche sono fatte di macchine, muri e persone. La Ferrari è fatta soprattutto di persone”.