Masi Agricola, l’azienda vitivinicola veronese quotata in Borsa, sul mercato Aim, ha lanciato il Masi Investor Club, un progetto per incentivare l’acquisto di azioni e al tempo stesso coinvolgere i consumatori-azionisti nella conoscenza dell’azienda. Del resto Masi è un’azienda familiare, quella della famiglia Boscaini.
Ha spiegato il presidente Sandro Boscaini: “Il progetto intende unire finanza e passione per il vino offrendo un esperienza diretta del mondo Masi agli azionisti attuali e futuri, rispondendo non solo al loro interesse finanziario, ma anche al desiderio di vivere una presa diretta con la realtà vitivinicola. Il Masi Investor Club è aperto a tutti gli investitori che abbiano almeno mille azioni in portafoglio”.
Tempi lunghi per l’adesione? No. “C’e’ già una lista di oltre 300 investitori interessati e questo è stata una vera sorpresa per me. I primi contatti sono stati incoraggianti” ha commentato Mr Amarone, sottolineando che nella lista compaiono sia investitori privati, sia istituzionali, italiani ed esteri, sia aziende vitivinicole.
Sandro Boscaini
Export oriented
Masi è un’azienda vitivinicola della Valpolicella classica che produce vini di pregio ispirati alla cultura delle Venezie. Noto in particolare l’Amarone Masi ma anche diversi altri veneti, compreso il Prosecco Valdobbiadene, pluri-premiati dalla critica internazionale. L’anno scorso ha realizzato ricavi per 61 milioni con un Mol del 28%. L’export è diretto in 100 Paesi e arriva al 90% del fatturato.
“Vogliamo trasmettere il messaggio che le nostre azioni sono aperte al retail, anche se inizialmente, in sede di collocamento delle azioni, erano state offerte solo agli istituzionali – ha aggiunto Boscaini -. Per il presidente di Masi l’ideale per l’investitore del Club Masi sarebbe mantenere le azioni in portafoglio almeno tre-quattro anni, in modo da potere assistere allo sviluppo della società. Lanciamo qualcosa di nuovo per il mondo finanziario, con un approccio umanistico che solo il vino riesce a trasmettere. Ci piace l’idea di offrire ai membri del nostro club l’idea di sentirsi parte di una famiglia, visitare, toccare con mano, degustare la realtà che Masi Agricola rappresenta e che va oltre il valore dell’investimento in sè”.
Mercato debole
Perchè il mercato finanziario non ha capito il progetto Masi: il prezzo delle azioni è sceso da 4,6 euro a 4,2. “Possibile che alcuni investitori istituzionali – dice Boscaini – abbiano venduto alcuni pacchetti di azioni. Tuttavia il calo medio del mercato Aim è stato molto più pesante”.
Dov’è oggi l’appeal di Masi? “Innanzitutto l’azienda ha una grande solidità patrimoniale e un brand di notorietà internazionale – afferma l’ad Federico Girotto – Abbiamo un progetto di crescita organica ma anche per linee esterne: tuttavia le aziende aggregabili dovranno avere le stesse caratteristiche familiari di Masi”.