Il progetto Defenders, nato dalla collaborazione fra Marvel e Netflix, è ormai prossimo alla sua realizzazione: le due società stanno costruendo un universo composto da serie, ognuna incentrata su un singolo personaggio, che porteranno poi a un unico gruppo. Un meccanismo del tutto simile a quanto visto al cinema con The Avengers.
Dopo aver mostrato l’epico e oscuro mondo di Daredevil (prima e seconda stagione) e aver affrontato il delicato e psicologico noir di Jessica Jones, dal 30 settembre sulla piattaforma è presente l’intera prima stagione di Luke Cage.
Questo nuovo eroe ha la pelle (quasi) impenetrabile, e le sue avventure puntano sull’intrattenimento e sull’azione. La serie è più leggera, con risvolti umoristici, e appare legata a doppio filo con il patrimonio culturale e sociale del quartiere nero per eccellenza di New York: Harlem.
Già apparso come guest star in Jessica Jones, il possente e quasi invincibile Luke Cage (Mike Colter) vive alla giornata con lavori umili, nascondendo le sue abilità pur di trascorrere una vita tranquilla. Ma i problemi per un superuomo non tardano ad arrivare, e così il nostro resta coinvolto in un regolamento di conti di Cottonmouth, il boss criminale del quartiere. Arrivato involontariamente sotto i riflettori dei media, Luke diventa suo malgrado l’eroe e il protettore di cui il quartiere aveva disperato bisogno.
La serie parte lentamente, con il protagonista intento a spazzare capelli nella bottega di un barbiere. Diventa subito chiara la differenza con gli altri personaggi dell’Universo Marvel: Luke non ha la vocazione da giustiziere e considera le sue abilità come una maledizione per sé stesso e chi gli sta attorno.
Fra tutti gli eroi Marvel, Colter interpreta uno dei personaggi più legati alla quotidianità, i cui problemi economici e relazionali sono temi ricorrenti nelle storie cartacee come nella versione filmica. Agli sceneggiatori va il nostro plauso: è sicuramente più facile scrivere trame avvincenti per un personaggio come Daredevil, potendo attingere da materiale originale praticamente illimitato, ma non è altrettanto scontato riuscire a farlo con Luke Cage.
Il personaggio basa la propria popolarità in buona parte sul black pride e i riferimenti a famose figure afroamericane, dunque su una specifica cultura. Coerentemente il cuore pulsante di Harlem è la comunità, che per la prima volta in questi serial risulta viva e realmente protagonista degli avvenimenti, e che sarà la forza propulsiva per il nostro eroe. Una notevole differenza rispetto all’anonima Hell’s Kitchen di Daredevil.
Ma come regge la storia per 13 puntate? Non troppo bene: al di là della forte caratterizzazione di Cage e di alcuni comprimari come la detective Misty (assolutamente uno dei personaggi femminili migliori degli ultimi anni), i cattivi risultano un po’ inconcludenti, sembrano guidati da una cattiveria smodata e tuttavia i loro tentativi di scalfire il protagonista risultano spesso infantili o addirittura patetici.
Nella seconda fase nella storia fa la sua apparizione il super-villain Diamondback, ma le cose non migliorano di molto, sebbene l’interprete riesca a catturare la scena con i suoi folli monologhi biblici. Le scene d’azione non mancano e sono ben realizzate, ma sono lontane dalle eccellenti coreografie in Daredevil.
Il fatto che Cage sia antiproiettile di certo rende le cose più difficili e meno spettacolari, così come il confronto con Matt Murdock, che è un esperto in arti marziali che affronta avversari alla sua altezza. Cage è decisamente un combattente formidabile, ma anche più grezzo. Narrativamente si produce quindi uno stallo, superato nella seconda metà della stagione; senza però eliminare del tutto l’impressione di assoluta disparità.
Nonostante queste imperfezioni, Luke Cage è una visione consigliata sia ai fan dei fumetti – anche grazie al gran numero di easter egg – sia allo spettatore occasionale in cerca di puro intrattenimento. Allo stesso tempo conferma la difficoltà nel portare in formato seriale le gesta di supereroi minori. A questo punto non resta che aspettare The Iron Fist, il quarto e ultimo membro del gruppo, la cui serie è attesa per marzo 2017.
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