• 24 Novembre 2024 8:26

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Marquez accusa Bagnaia: la guerra che Ducati non voleva

Mar 26, 2024

Fin dalla firma di Marc Marquez con il team Gresini, erano affiorati dei dubbi circa la convivenza dello spagnolo con gli altri ducatisti. Raffreddando l’entusiasmo iniziale, gli scettici prospettavano degli incidenti diplomatici, data la figura ingombrante dello spagnolo.

Emergono le prime frizioni

Tempo due Gran Premi e la tesi comincia ad avere fondamento, almeno nella prospettiva dei fan di Francesco Bagnaia. Il contatto tra i piloti a due giri dal termine, costato la rovinosa caduta di entrambi mentre battagliavano per la quinta posizione, ha messo fine a un week-end complicato.

Nelle posizioni di testa, Jorge Martin ha avuto vita facile, troppo superiore sul circuito portoghese da essere realmente impensierito. E il trionfo conferma che è un serio contendente al titolo, dopo aver dato parecchio filo da torcere a Pecco nella stagione passata.

Resta ora da vedere se i centauri troveranno dentro di andare oltre le polemiche. Al momento pare proprio di no, visto che prima il campione in carica, e quindi Marquez accendono gli animi. Il classe ’93 definisce la resistenza dell’avversario come un “errore” e, malgrado eviti di dirlo in maniera plateale, gli impartisce di fatto la responsabilità dell’episodio.

Un errore inaspettato

Ad avviso di Marc, il compagno di marca è stato troppo incauto. E la sua tenacia è costata il doppio zero in classifica: È un errore che non mi aspettavo da lui e non solo per quanto riguarda l’incidente – dichiara -. Pecco è entrato all’interno senza tenere in considerazione che io avrei chiuso la mia traiettoria. Non serviva essere così aggressivo.

Dopodiché, aggiunge: “Quando Acosta lo ha superato, Bagnaia soffriva molto con le gomme e c’erano ancora tre giri da fare. Se non in quella curva, sarebbe stato superato dopo, nel tornante seguente. Invece ha voluto replicare in modo un po’ ottimista, al limite. Comunque questi fatti possono capitare nelle gare”. Bocche sigillate in Ducati: “Hanno a disposizione la telemetria, si nota benissimo cosa è successo. L’ho vista, ma non può essere resa pubblica”.

Nessuna pressione sulla Direzione Gara

Marc ricostruisce poi l’andamento della riunione in Direzione Gara al termine del secondo round MotoGP: “Quando sono stato convocato, ho detto ai commissari: ‘Decidete voi. Per me è un’azione molto vicina a un incidente di gara’. Spettava a loro decidere penalizzare o meno. Hanno deciso di non farlo”. L’ex uomo Honda puntualizza: “Ho detto che avrei rispettato la decisione. Non fare punti è l’ultima cosa che volevamo sia Pecco che io.

Gli stessi concetti sono stati ribaditi da Marquez a Dazn Spagna: “Io sono un pilota che difende la posizione dopo un sorpasso. Però bisogna capire che, quando si è in quinto o sesto posto, non ha senso osare più del necessario.

Seppur dispiaciuto dall’epilogo, non crede vada buttato via tutto il lavoro svolto: “Avevamo una buona velocità, anche se in gara abbiamo sofferto. Ero tranquillo, non volevo commettere errori, sapevo che i punti di una quinta posizione sarebbero stati importanti.

Non sembra sfiorargli, almeno per ora, l’idea Mondiale: “Non sono in lotta per il titolo in questo momento. Sto migliorando, ma ci sono ancora tre o quattro piloti più veloci di me”.

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