Da quando è nella squadra corse ufficiale della Casa di Borgo Panigale, Pecco Bagnaia non ha mai fatto fatica a domare le ambizioni dei suoi teammate. Jack Miller prima ed Enea Bastianini poi si sono rivelati essere due valide seconde guide, senza impensierire troppo il torinese. Con Marc Marquez la musica cambierà perché lo spagnolo si è fatto ammaliare dalla Rossa per inseguire il suo sogno mondiale. Dopo anni di attesa, finalmente, il nativo di Cervera tornerà a correre su una moto competitiva per il massimo traguardo.
Marc Marquez ha fatto leva su tutta la sua personalità e sul suo talento per accaparrarsi la sella più ambita in MotoGP. Ha preceduto in classifica Enea Bastianini, ex teammate di Pecco Bagnaia, e si è fatto preferire al neo campione del mondo Jorge Martin. Nella storia della MotoGP mai c’era stato un pilota in grado di fare la differenza ai massimi livelli a tal punto da detronizzare il campione del mondo della squadra ufficiale e fregiarsi del numero 1, tuttavia non è bastato per farsi preferire dal management della Ducati. Il madrileno del team Pramac, Jorge Martin, è diventato campione nel 2024, dando una gioia a tutta la sua gente ma si è dovuto accordare con l’Aprilia. La Ducati ha scelto Marquez per diversi motivi.
Ducati, la dura legge di Marc Marquez
Nell’arco della sua carriera il fenomeno catalano ha triturato i suoi teammate. Nonostante in Honda avesse avuto due connazionali, estremamente, talentuosi come Pedrosa e Lorenzo, li ha surclassati. Il suo feeling sulla Desmosedici è stato immediato. Dopo un anno in Gresini Racing al fianco di suo fratello Alex, il vincitore di 88 gare è stato convocato dal direttore di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna, per firmare il biennale più importante della sua vita. La terza Desmosedici GP25 sarà pilotata da Fabio Di Giannantonio del team VR46.
Michele Pirro, da oltre dieci anni collaudatore della Casa di Borgo Panigale, ha ammesso una verità che non farà dormire sogni tranquilli a Bagnaia. Pirro è in sella alle Desmosedici da prima che fosse selezionato l’ing. Dall’Igna e ha scoperto il punto di forza di Marc Marquez. Sulle colonne di Motosan.es il collaudatore ha confessato di aver visto i dati della telemetria dei test svolti dall’otto volte campione del mondo a Barcellona ed è rimasto colpito da un fattore che potrebbe fare la differenza nella prossima stagione.
La confessione di Michele Pirro su Marc Marquez
Il collaudatore ha analizzato: “Ho lasciato Barcellona per aiutare la Ducati a capire dove siamo arrivati nell’evoluzione (della Desmosedici, ndr). Poiché non avendo la possibilità di fare wildcard a causa della regola delle concessioni, non avevamo avuto l’opportunità di confrontarci con i nuovi pneumatici Michelin“. Il pilota è arrivato ventesimo nella tappa conclusiva dello scorso campionato, non correndo da oltre un anno in top class.
“Ho accesso ai dati di tutti i piloti Ducati – ha ammesso Pirro – Non sono un ingegnere, ma dopo tanti anni ho imparato a leggere i dati. Il punto forte di Pecco è sempre stata la frenata. Martin ha fatto un passo in quella direzione quest’anno. Ha studiato Pecco ed è migliorato molto e ora sono molto simili. La frenata di Marc è incredibile, soprattutto a sinistra. E’ molto veloce. Nelle curve a sinistra dove non devi frenare è particolarmente rapido. È incredibile che ci sia una differenza così grande tra destra e sinistra. Deve lavorare a destra, ma il fisico a volte non aiuta. Il 2025 sarà un anno molto interessante“. Prima dell’infortunio all’omero della spalla destra, a Jerez de la Frontera 2020, Marc Marquez era irrefrenabile su ambo i lato ma gli è rimasto un asso nella manica sinistra importante rispetto ai competitor.