• 19 Dicembre 2025 16:23

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Manovra: strappo nella maggioranza, salta il pacchetto pensioni

Dic 19, 2025

AGI – Strappo nella maggioranza sulla legge di Bilancio. Saltano sia il pacchetto sulle pensioni sia le norme sul riscatto della laurea. Stralciato anche il pacchetto sui sostegni alle imprese: restano solo l’iper ammortamento triennale e la rimodulazione del Pnrr. Via libera, invece, della commissione Bilancio del Senato all’emendamento sull’oro di Bankitalia.

Saltano le norme sulla previdenza 

Per quanto riguarda il capitolo previdenza oggi verrà stralciata buona parte della riformulazione proposta dal governo contenente sostegni alle imprese per un valore di 3,5 miliardi, vista la contrarietà della Lega alle misure in materia previdenziale, tra estensione delle finestre mobili e peso del riscatto della laurea.

Le misure confluiranno in un Dl che dovrebbe approdare in uno dei prossimi due Cdm attesi fino a fine anno.

Le tensioni nel centrodestra 

Il testo proposto dall’esecutivo agita da due giorni le forze politiche di maggioranza, e vede la contrarietà di opposizioni e sindacati. Si trattava di una estensione della finestra mobile prima di accedere alla pensione anticipata e della diminuzione del peso del riscatto della laurea ai fini del prepensionamento. Sul secondo punto il governo è intervenuto ieri sopprimendo il testo, trovando una copertura all’interno dei fondi nello stato di previsione del Mef destinati alle infrastrutture. Sulle finestre no.

La posizione della Lega 

Così quando l’esecutivo, su richiesta di chiarimento delle opposizioni, ha annunciato in Commissione che non sarebbero arrivati nuovi testi per eliminare tutte le norme sulla previdenza la Lega ha annunciato il voto contrario all’intero pacchetto da 3,5 miliardi. “Con un allungamento anche formale dell’età pensionistica noi quell’articolo non lo votiamo”, ha spiegato Claudio Borghi, relatore della legge di bilancio per la Lega.

La mediazione con il governo 

Ne è seguita una lunga mediazione tra governo e forze di maggioranza, seguita da un confronto con le opposizioni. “La decisione della maggioranza è quella di stralciare gran parte dell’emendamento” che contiene le norme sui prepensionamenti e la previdenza “e di far sopravvivere solo la parte del testo relativa al Pnrr e all’iperammortamento.

Tutto il resto verrà trasfuso in un decreto che verrà approvato presumibilmente la settimana prossima, quindi ci sarà l’esigenza di scrivere il testo e trovare nuove coperture“, ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

Interpellato sulla diversità di posizioni in maggioranza ha replicato: “La Lega ha posto un problema politico sulle coperture previdenziali, troveremo un’altra soluzione salvaguardando non soltanto l’aspetto previdenziale che sta cuore alla Lega ma anche tutti gli altri sulle imprese“.

“Tutto tranquillissimo in commissione bilancio“, ha commentato Borghi su X. Poi ha aggiunto: “Forse qualcuno ha scambiato generosità e spirito di sacrificio con mollezza. Errori in passato ce ne sono stati e ci siamo scusati. Da adesso però forse sarà chiaro che se la Lega dice no è no”.

L’ira delle opposizioni 

Le opposizioni parlano di maggioranza implosa sulla legge di bilancio. Il capogruppo Pd in Commissione Daniele Manca ha affermato: “Non ci sono più l’emendamento Giorgetti, né la Lega, né il governo“.

Mentre il presidente dei senatori M5s Stefano Patuanelli ha sottolineato: “Non è successo un fatto nuovo, non è che abbiamo trovato una cosa che non era coperta, un errore materiale. Questa cosa salta per una questione politica interna alla maggioranza e alla Lega“.

Secondo Raffaella Paita, capogruppo di Italia viva, “Giorgetti è venuto qui a manovra già chiusa con un’altra manovra da 3,5 miliardi, hanno chiesto sulla base di questo delle coperture e delle azioni. Il diktat della Lega, il suo partito, sulla previdenza, ha fatto sì che tutti gli obblighi che avevano preso con gli imprenditori non ci sono più. Non esiste più la maggioranza di governo. Se Giorgetti avesse un po’ di dignità domattina dovrebbe dimettersi”.

Semaforo verde all’emendamento sull’oro di Bankitalia 

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento alla manovra sulla proprietà della riserva aurea della Banca d’Italia. Lo ha riferito il relatore della Lega alla manovra Claudio Borghi. “È un momento molto importante, è una mia battaglia di 11 anni. Penso sia una delle cose più importanti della manovra“, spiega Borghi.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close