AGI – In attesa che prenda forma il testo della legge di bilancio approvata lunedì in Consiglio dei ministri, la discussione tra gli schieramenti si anima sulla possibilità di una legge per finanziare degli interventi sui territori e venire incontro alle richieste delle realtà amministrative locali e dei parlamentari. Fonti ipotizzano un possibile tesoretto da 400 milioni di euro da impiegare sul provvedimento, il governo sarebbe al lavoro per trovare la formula legislativa adatta: un decreto che viaggi di pari passo alla manovra oppure un intervento in Commissione in Senato durante la discussione della finanziaria.
La prospettiva di un testo che vada a compensare l’assenza nella legge di bilancio di un plafond a disposizione dei parlamentari trova però contrarie le opposizioni, che contestano anche la possibilità di una manovra blindata senza emendamenti di maggioranza in Commissione. “È clamoroso che i deputati e i senatori della maggioranza accettino di non presentare emendamenti. L’opposizione non rinuncia alle sue prerogative“, commenta la segretaria Pd Elly Schlein. Attacca Marco Grimaldi, vice presidente del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera: “Il Governo tenta di zittire la sua maggioranza con una legge mancia di 400 milioni da usare in qualche provvedimento successivo alla Manovra”.
Intanto la Cgil ha riunito la sua Assemblea che ha dato mandato a proseguire la mobilitazione sulla manovra, aprendo anche alla possibilità di uno sciopero generale, invitando Cisl e Uil a incontrarsi a breve. “Nell’ambito dell’Assemblea abbiamo avuto modo di discutere la proposta che la Uil ci ha sottoposto ieri. L’Assemblea generale della Cgil ha condiviso il giudizio sulla fase e la necessità di avviare un percorso di mobilitazione unitaria con manifestazioni e scioperi, per quanto ci riguarda fino allo sciopero generale”, annuncia il segretario della Cgil Maurizio Landini. Che poi si rivolge alle altre due sigle sindacali: “Siamo disponibili a incontrarci con celerità nei prossimi giorni per definire percorso e modalità della mobilitazione”.
Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi torna a parlare di manovra “ragionevole”, perché con le “risorse che avevano a disposizione sono stati fatti quegli interventi prioritari che noi chiedevamo, in particolare, il taglio contributivo del cuneo fiscale. Rimane però una manovra non strutturale”.
Cosa prevede la manovra
La legge di bilancio approvata in Cdm punta ad aiutare soprattutto i redditi medio bassi, tra nuova modulazione delle aliquote Irpef e conferma del taglio del cuneo fiscale per il 2024. Presenti anche delle misure a sostegno della natalità e dell’occupazione delle madri con almeno due figli. Il testo viaggia di pari passo con i primi due decreti attuativi della delega fiscale che avviano, oltre alla riforma delle aliquote Irpef, un nuovo modello di Ires per agevolare le assunzioni e la global minimum tax per le multinazionali.
In totale i due provvedimenti valgono circa 28 miliardi, 24 destinati alla manovra e il resto per la rimodulazione del fisco. La copertura delle misure è ottenuta tramite 15,7 miliardi di scostamento di bilancio, 5 miliardi di tagli – in particolare alle attività dei ministri – 2,6 di rimodulazione delle spese, e aumento delle accise sui tabacchi.
“Dobbiamo fare il pane con la farina che abbiamo, se avessimo avuto fondi e risorse avremmo fatto il taglio del cuneo stabile, in questo momento non li abbiamo e difficilmente li avremo per i prossimi 6 mesi. Garantiamo pero’ che in questo momento questa misura è la migliore per poter garantire un ritorno del potere di acquisto per le fasce di reddito medio basse, le più “colpite dall’inflazione”, spiega il sottosegretario al Mef Federico Freni.
Quanto al giudizio delle agenzie di rating atteso nei prossimi giorni, Freni aggiunge: “Sono moderatamente ottimista, hanno capito che questo governo ha messo in piedi una politica economica seria e responsabile”. Il disegno di legge di bilancio e il cosiddetto decreto Anticipi collegato alla manovra sono attesi entrambi in Senato per l’avvio dell’iter parlamentare.