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Manovra oggi in aula. Bagarre col Pd: “Nessuna discussione sugli emendamenti” – Rai News

Dic 28, 2018
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28 dicembre 2018La commissione Bilancio della Camera ha approvato, con i voti della maggioranza M5s-Lega, il mandato al relatore sulla manovra, che è attesa in mattinata nell’Aula di Montecitorio. Pd e Forza Italia hanno votato contro. L’opposizione in commissione ha protestato perché il testo è stato inviato in Aula “senza discutere né votare” i circa 350 emendamenti che erano stati presentati alla legge di bilancio.

“Una manovra che – come certificato dall’ufficio parlamentare di bilancio – alza la pressione fiscale e diminuisce gli investimenti. E che per giunta nasce sei giorni fa e viene approvata senza che i due rami del Parlamento abbiano potuto esaminarla. Direi un capolavoro, sia nel merito che nel metodo”. Lo afferma Luigi Marattin, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera.

Oggi il Pd presenterà in una conferenza stampa alla Camera il ricorso alla Consulta sulla legge di Bilancio.

Ieri è stata bagarre in Commissione bilancio della Camera durante le risposte del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sulla manovra. I toni si sono alzati dopo che il ministro ha replicato alle critiche del Pd, dicendosi “massacrato” dalle accuse e attribuendo al precedente governo la responsabilità della situazione difficile sul fronte della finanza pubblica, delle clausole Iva e dei rapporti con Bruxelles ereditata dall’attuale esecutivo. In Commissione si sono susseguiti urla e insulti.

Il ministro Giovanni Tria, nel rispondere alle domande dei deputati della commissione Bilancio, lamenta di essere stato “massacrato”. E il Pd, con Enrico Borghi, inizia a protestare, difendendo il ruolo del Parlamento. Chiedono di intervenire anche i Dem Luigi Marattin e Maria Elena Boschi. Ma l’atmosfera si surriscalda, fino a richiedere l’intervento degli assistenti parlamentari, quando il deputato M5s Leonardo Donno dice – a quanto riferiscono diverse fonti -al capogruppo Pd in commissione Luigi Marattin: “Stai zitto, deficiente”. Secondo i Dem il deputato pentastellato avrebbe poi “insultato anche altre parlamentari tra cui Boschi, Paita, Serracchiani”. Il parapiglia si protrae per qualche minuto. E la calma torna solo quando Donno si scusa con i colleghi.

Poi prende la parola il presidente dei deputati Pd Graziano Delrio che al ministro obietta: “Dovrebbe rispondere alle domande e invece sta facendo un comizio”. Tria a quel punto riprende la parole: “Non faccio comizi, perché non li so fare. Mi sono scaldato quando parlavo di macroeconomia perché mi appassiona. Ma se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole mi scuso”.

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