AGI – Il governo prepara gli ultimi ritocchi alla manovra prima di procedere alle sedute finali della Commissione Bilancio in Senato, con l’approdo nell’Aula di Palazzo Madama che slitterà rispetto al termine fissato attualmente del 15 dicembre. Domenica sono attese altre riformulazioni governative sugli enti locali.
Tra i testi più attesi quello che rivede l’iperammortamento per le aziende rendendo la misura triennale fino al 2028, come sollecitato più volte da Confindustria. “Abbiamo preso a base una serie di emendamenti che erano già stati presentati dai parlamentari, ci stiamo mettendo a fianco le coperture”, spiega il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo.
Sul versante fiscale Leo guarda già alla legge di bilancio del prossimo anno: “Il nostro obiettivo è andare il più possibile ad ampliare la sfera dei soggetti coinvolti” nel taglio delle aliquote fiscali. “Chi ha 60mila euro di redditi non è un ricco nababbo – aggiunge – quindi portare l’aliquota al 33% anche per chi arriva a 60mila, magari spingerci oltre, è sicuramente un obiettivo di legislatura“.
La titolarità della riserva aurea
Domani dovrebbe arrivare anche la revisione del testo sulla titolarità della riserva aurea detenuta da Bankitalia. “L’oro è posto a garanzia della moneta, appartiene al popolo italiano. Naturalmente gestito dalla banca centrale. Nessuno ha mai proposto di usarlo per ridurre il debito“, argomenta il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Poi specifica: “Ho chiarito direttamente alla governatrice della BCE, Christine Lagarde, che questo principio politico era giusto venisse codificato. Lei ha detto che capiva perfettamente. Con questa definizione stabiliamo un principio importante. Qualcuno dirà che non ha alcun effetto, invece ha un effetto simbolico fondamentale che era giusto definire”.
Giorgetti rivendica l’approccio prudente
Giorgetti rivendica l’approccio prudente alla base della manovra, pensata anche per uscire il prossimo anno dalla procedura UE per deficit eccessivo: “Il fatto che questo governo non lasci alle future generazioni un euro di debito creato da noi mi riempie davvero di orgoglio”.
Dopo la massiccia riformulazione effettuata ieri, con effetti finanziari per circa un miliardo di euro a saldi invariati, mancano alcune correzioni. La seduta della Commissione Bilancio è convocata per domenica 14 dicembre alle 23, ma appare difficile si procederà con le votazioni nella notte, si potrebbe slittare a quella successiva.
La Cgil critica la legge di Bilancio
Oggi intanto la Cgil ha dato vita allo sciopero generale contro la manovra che definisce “ingiusta e dannosa” parlando di adesione media nazionale intorno al 68% con mezzo milione di persone che hanno partecipato alle oltre cinquanta manifestazioni organizzate. Domani mattina invece la Cisl manifesterà a piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere di “migliorare la manovra” e “costruire un Patto sociale“.
Taglio al finanziamento Rai
Nel frattempo monta la polemica sul taglio al finanziamento Rai, con una sforbiciata da 10 milioni di euro annui per il prossimo triennio in ottemperanza alla razionalizzazione della spesa.
Il Cda dell’azienda di viale Mazzini esprime “preoccupazione” temendo “ripercussioni sulla capacità produttiva e sulla possibilità di competere sul mercato, in particolare per quanto riguarda i grandi eventi“. A riguardo dalle opposizioni il Pd ipotizza: “Non vorremmo che fosse l’ennesimo modo per mettere sotto pressione quegli spazi di partecipazione e libertà che da anni caratterizzano la vita culturale italiana e che forse non sempre risultano graditi al Governo. È a rischio anche il concertone del Primo Maggio?”.