• 8 Gennaio 2025 20:43

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Manovra 2025, rivoluzione regole auto aziendali: conseguenze e impatto economico

Dic 30, 2024

Si prefigura una silenziosa rivoluzione nel mondo delle auto aziendali. Gli analisti già prospettano importanti cambiamenti nelle abitudini e una mobilità lavorativa ridisegnata, con le novità fiscali della Manovra 2025 anni di efficienza e vantaggi competitivi che verranno forse meno. Le disposizioni in arrivo puntano alla transizione ecologica, ma con importanti effetti collaterali: aziende, lavoratori e un mercato da milioni di euro rischiano di pagarne pegno.

La Manovra prevede una svolta chiave: addio al criterio basato sulle emissioni di anidride carbonica (CO2), per un regime focalizzato sul tipo di alimentazione del veicolo. In questo sistema, benzina e diesel saranno penalizzate da un’aliquota del 50%, mentre le elettriche avranno un’imposta agevolata del 10%. Si collocheranno a metà strada le ibride plug-in, al 20%. Le decisioni verranno applicate anche agli ordini effettuati del 2024, ragion per cui le imprese dovranno ripensare gli investimenti pianificati secondo le vecchie norme.

Strategie da rivedere

Fino ad oggi, il sistema era tarato sulle emissioni di CO2, favorendo soluzioni più ecologiche con tariffe inferiori. Per determinare i costi delle auto aziendali bisognava applicare una percentuale stabilita al costo per chilometro secondo le tabelle ACI, e a una percorrenza standard di 15.000 km. Ciò garantiva prevedibilità e spingeva a scegliere mezzi meno impattanti sull’ambiente, a prescindere dalla tecnologia impiegata. Con il cambio di rotta, sarà compito delle compagnie rivedere le proprio strategie di gestione delle flotte.

Si profila uno scenario complicato nel 2025. Aniasa, associazione della mobilità di Confindustria, prevede una contrazione significativa del mercato, dove le immatricolazioni a noleggio a lungo termine potrebbero diminuire del 30% e gli acquisti del 20%, pari rispettivamente a un calo di 60.000 e 15.000 unità. Dati alla mano, il valore medio imponibile dei benefit aumenterà del 67%, ovvero di 1.600 euro. L’aggravio fiscale andrà a incidere direttamente sui lavoratori, molti dei quali potrebbero decidere di rinunciare al benefit perchè troppo oneroso.

“Aumentare oggi la tassazione sulle vetture utilizzate dai dipendenti delle imprese – osserva il presidente di Aniasa, Alberto Viano – significa colpire un settore, quello dell’auto aziendale, strategico per la transizione ecologica della mobilità nazionale, rallentando il ricambio del parco circolante.

Per questi motivi riteniamo necessaria una rivisitazione della misura, stabilendo un aumento dilazionato e che non penalizzi l’attuale circolante, evitando ricadute ambientali, sul mercato automotive, che in questi anni di crisi vede nell’auto aziendale un vero pilastro (circa il 40% delle immatricolazioni) e sull’Erario”.

I possibili effetti

Da sempre impegnate nell’offrire auto come incentivo o strumento di lavoro, gli operatori economici dovranno adattarsi a un contesto in rapida evoluzione. Una risposta possibile sarà il passaggio a formule alternative, tra cui l’indennità chilometrica o altre forme di compensazione.

La novità ridurrà ulteriormente l’adozione di veicoli aziendali, penalizzando sia la mobilità dei dipendenti sia l’industria delle quattro ruote. Nel caso dei lavoratori, il vantaggio rischia di svanire. Con l’inasprimento del regime fiscale, il benefit potrebbe non essere più conveniente, e spingere, quindi, molti a riconsiderare l’agevolazione o ad abbandonarla del tutto.

In un quadro di crescente allarmismo, il decreto Milleproroghe permetterà forse di mitigare gli effetti del piano. Il governo avrà l’opportunità di intervenire al fine di correggere eventuali storture e sostenere un settore strategico per l’economia nazionale; tuttavia, il tempo a disposizione stringe e sarà cruciale agire nell’immediato.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close