• 3 Gennaio 2025 8:23

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Manovra 2025, ora è legge: cosa cambia per le auto il prossimo anno

Dic 31, 2024

Il nuovo anno segnerà una svolta nelle politiche fiscali italiani. Attraverso la Manovra 2025, il Governo punta a ridefinire le regole in settori cruciali come la mobilità aziendale, i benefit per i lavoratori e il finanziamento delle grandi opere. Non si tratta solo di modifiche normative, ma di un vero e proprio cambio di paradigma. Nel mirino, le istituzioni mettono la promozione della sostenibilità e della competitività, bilanciando le esigenze ambientali con quelle economiche. Andiamo a vedere tutto quanto c’è da sapere sugli interventi in arrivo.

Auto aziendali e fringe benefit

Tra le novità principali, figura la regolamentazione delle auto aziendali, che abbiamo già trattato in un articolo a parte ieri. Pertanto, qui ci limiteremo a sottolineare la differente natura del regime fiscale, che, al posto delle emissioni di CO2, sarà ora basato sulla tipologia di alimentazione del veicolo. Il trattamento più favorevole lo riceveranno le elettriche, seguite dalle ibride plug-in.

Lungo il triennio 2025-2027, la soglia di esenzione per i fringe benefit dei lavoratori rimarrà fino a 1.000 euro. Tuttavia, è previsto un incremento fino a 2.000 euro nel caso dei dipendenti con figli a carico. In aggiunta, i neoassunti disposti a trasferire la propria residenza di oltre 100 km potranno beneficiare di un ulteriore aumento.

Fondo Automotive

Uno dei temi caldi è poi il Fondo Automotive. Mentre i consumatori non riceveranno più sconti, a causa del loro scarso successo come spiegato dal ministro Adolfo Urso, l’esecutivo supporterà i player di settore, erogando 400 milioni di euro, suddivisi in maniera equa tra il 2026 e il 2027.

La classe politica cerca di sostenere la competitività dell’industria automobilistica locale, così da tutelare i livelli occupazionali e stimolare l’indotto. Introdotto nel 2022 con una dotazione iniziale di 8,7 miliardi di euro, il Fondo è man mano diminuito di importo. Dopo essere stato ridotto considerevole a 5,75 miliardi nel 2024, la Manovra 2025 prevede ulteriori tagli di 4,6 miliardi, destinando 750 milioni il prossimo anno e un miliardo annuale dal 2026 al 2030.

Ponte sullo Stretto e convenzione autostradale

Tema grandi opere. Gli sforzi principali convergeranno nel monumentale progetto del Ponte sullo Stretto, per un costo complessivo di 13 miliardi, pari a un incremento di 1,4 miliardi rispetto alla precedente Manovra. Lo sblocco di altri fondi garantirà il finanziamento fino al 2032.

Tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Anas è stata poi sottoscritta una concessione autostradale di 50 anni, accompagnata da una nuova convenzione. Intanto, le parti incaricate a legiferare hanno annullato il rincaro dell’1,8% sui pedaggi inizialmente programmato per il 2025.

Deduzioni assicurazioni e banche

La Manovra include il posticipo delle deduzioni fiscali per assicurazioni e banche nel biennio 2025-2026, con i recuperi scaglionati fino al 2030. Inoltre, è sancito l’anticipo dell’imposta di bollo da parte delle assicurazioni. Il totale delle imposte anticipate per il settore finanziario ammonterà complessivamente a 3,5 miliardi di euro.

Se da un lato le nuove regole aumentano gli incentivi per la mobilità sostenibile e le famiglie, dall’altro si introducono misure di austerità per bilanciare i conti pubblici, con un occhio particolare all’industria e alle infrastrutture. Un bilanciamento delicato che richiederà attenzione da ciascuna delle parti coinvolte affinché abbiano effetto.

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