AGI – Sette manifestanti fermati, due poliziotti feriti, vetrine spaccate, danni alle automobili parcheggiate e lanci di lacrimogeni. Questo il bilancio momentaneo del corteo in solidarietà con Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame detenuto al 41 bis, che ha visto sfilare circa 500 persone nel centro di Torino.
Punto di ritrovo, nel pomeriggio, piazza Solferino. Le vie del centro sono già blindate e il corteo non è ancora partito quando i dimostranti riferiscono al cronista che “sette di noi sono stati fermati dalle forze dell’ordine in corso Matteotti e portati in questura”. “Alfredo non deve morire e se muore gliela faremo pagare”, minaccia un altro. “Oggi chi resiste al 41-bis, che è una tortura e offende l’umanità, lo fa mettendo in conto che si può morire. La morte per chi ha scelto la rivoluzione è una sorella di vita”, afferma un altro.
Incamminatisi verso Porta Palazzo, gli anarchici hanno spaccato le vetrine incontrate sul loro cammino, fra cui quelle della sede Reale Mutua di corso Siccardi. Sono state danneggiate anche alcune vetture in sosta e sradicati dei pali di segnali stradali.
Numerose le esplosioni udite in via della Consolata, strada che conduce in corso Regina Margherita, poche decine di metri dal mercato di Porta Palazzo. Proprio una bomba carta ha causato il ferimento di un agente del reparto mobile di Milano, colpito alla gamba, mentre un’operatrice della polizia scientifica è stata ferita alla mano da una bottiglia di vetro lanciata dai manifestanti. Le forze dell’ordine, dotate anche di mezzi idranti, hanno quindi lanciato lacrimogeni contro i manifestanti al mercato di Porta Palazzo, quando polizia e anarchici si sono ritrovati a una cinquantina di metri di distanza.