AGI – In Emilia-Romagna, sulle aree appenniniche del settore occidentale, sono in corso precipitazioni che potranno diventare via via più intense e persistenti, anche a carattere temporalesco, nel corso del pomeriggio, coinvolgendo anche le zone montane del settore centro-orientale e le aree di pianura. Lo sottolinea l’ente regionale.
“Si raccomanda la massima attenzione sui possibili innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua montani e su eventuali fenomeni franosi. Si consiglia di spostarsi il meno possibile, soprattutto nelle zone di crinale e pedecollinare”, viene ribadito. Confermata l’allerta arancione anche nella giornata di venerdì 3 novembre per le piene dei corsi d’acqua, frane e vento, a seconda della zona. Allerta gialla per la costa ferrarese e romagnola, per la bassa collina e la pianura romagnola.
Secondo il bollettino emesso dall’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna sulla base dei dati previsionali Arpae, per domani sono previsti temporali localmente anche di forte intensità, più probabili sulle aree montane centro-orientali, via via in esaurimento a partire dalle ore serali. Sull’Appennino potranno verificarsi ancora fenomeni franosi diffusi, ruscellamenti sui versanti e rapidi innalzamenti nei corsi d’acqua con fenomeni di erosione.
Questo a causa delle abbondanti cumulate di pioggia dei giorni scorsi e delle precipitazioni residue previste. Nei tratti a valle dei corsi d’acqua del settore centro-occidentale è prevista la propagazione delle piene con occupazione delle aree golenali e interessamento degli argini. Attesi venti sud-occidentali di burrasca forte (75-88 Km/h) su tutte le aree appenniniche regionali e di burrasca moderata (62-74 Km/h) sulle pianure occidentali e sulla pianura romagnola, con possibili, temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore in attenuazione serale. Nelle ore mattutine è ancora previsto mare molto mosso al largo sul settore costiero ferrarese. Le condizioni del mare sotto costa potranno generare localizzati fenomeni di ingressione marina ed erosione del litorale. Per dopodomani, sabato 4 novembre, si attende una fase di miglioramento, con la perturbazione ormai transitata.
Il livello del fiume Po in queste ore è attestato, all’idrometro di Boretto (RE), attorno ai 3 metri sullo zero idrometrico, al di sotto della prima soglia di criticità (che inizia a quota 4,50 metri s.z.i.). Lo comunica Aipo – Agenzia Interregionale per il fiume Po, spiegando che tuttavia permane – cosi’ come da previsioni Arpae – l’allerta arancione idraulica (livello 2 di criticità) per i corsi d’acqua emiliani.
In particolare, nei tratti vallivi dei fiumi dei settori centro occidentali dell’Emilia-Romagna, si prevede la propagazione di piene con occupazione delle aree golenali e interessamento degli argini maestri. I tecnici AIPo sono pienamente operativi sui corsi d’acqua di competenza dell’Agenzia nelle azioni di monitoraggio, vigilanza ed eventuale pronto intervento, in stretto coordinamento con tutti gli enti facenti parte dei sistemi di protezione civile comunali, provinciali e regionale.
La prima neve in Alto Adige
Sulle montagne dell’Alto Adige a tre settimane dall’inizio della stagione sciistica nevica, in alcune zone anche copiosamente. Il limite delle nevicate nelle ultime ore è sceso da 2.000 metri a 1.300. Sul ghiacciaio della Val Senales, a 3.000 metri, sono caduti circa 40 centimetri di neve fresca. Chiusi gli accessi al passo dello Stelvio dove sono stati misurati fino a mezzo metro di neve.
Le nevicate di queste ore, in attesa del picco della perturbazione previsto per sabato quando il limite scenderà a 1.000 metri, dovrebbe garantire un buono avvio della stagione dello sci. Dolomiti Superski come anche Ortler Skiarena, i due maggiori comprensori in provincia di Bolzano, apriranno diversi impianti sabato 25 novembre. Una settimana più tardi entreranno in funzione altri impianti compreso il ‘Sellaronda’, il classico giro del Sella molto frequentato dai turisti durante i ponti e le vacanze di dicembre.
La stagione, innevamento permettendo, chiuderà ufficialmente il 7 aprile 2024 con possibilità di anticipare o posticipare tale data di chiusura. Oltre allo Stelvio hanno chiusura invernale anche i passi Pennes (dalle ore 16 di oggi), Rombo e Manghen. Considerate le forti precipitazioni in Alto Adige i geologi della provincia mettono in guardia dai rischi di smottamenti e frane. I corsi d’acqua, in particolare il fiume Talvera che attraversa il centro di Bolzano, in queste ore sono ‘osservati speciali’.