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Maltempo, 10 vittime in provincia di Palermo. A Casteldaccia due famiglie sterminate dal fiume in piena

Nov 4, 2018

La furia dell’acqua e del fango ha fatto 10 vittime in provincia di Palermo, nove a Casteldaccia e una Vicari. Una casa nelle campagne di Casteldaccia, in contrada Dogali, è stata travolta dall’acqua che ha invaso le strade. Sono morti due bambini di uno e 3 anni e un ragazzino di 15 anni. Nell’abitazione erano riuniti due nuclei famigliari, per un totale di 12 persone. Il padrone di casa, Giuseppe Giordano, e la nipote si erano allontanati dalla casa per una commissione poco prima della tragedia e si sono salvati. Dei dieci rimasti nell’abitazione c’è stato un unico sopravvissuto che si è salvato arrampicandosi su un albero.

A causare la tragedia le forti piogge e l’esondazione del fiume Milicia: la casa è stata travolta da acqua e fango che non hanno lasciato scampo alle due famiglie. “Era bellissimo. Era il mio cuore. Non c’è più”. Grida di dolore dandosi pugni in testa Giordano, che nella tragedia del maltempo ha perso il figlioletto e la moglie.

Le vittime sono Rachele Giordano, un anno; Federico Giordano, 15; la madre Stefania Catanzaro, 32; il nonno Antonino Giordano,65, e la moglie Matilde Comito di 57; il figlio Marco Giordano, 32, e la sorella Monia Giordano, 40; Francesco Rugò, 3 anni, Nunzia Flamia 65 anni. Per i soccorsi creata un’unità di crisi all’interno della prefettura di Palermo, coordinata dalla prefetta Antonella De Miro. Sul posto per le operazioni di recupero delle salme i sommozzatori dei vigili del fuoco.

“Ho sentito i cani abbaiare. Erano circa le 22:30. Ho detto a mio marito di andare a vedere cosa accadeva. Ha aperto la porta e l’acqua ha invaso la casa. Abbiamo preso subito mia figlia di 39 anni che è invalida, siamo saliti in auto e siamo scappati”, dice Maria Concetta Alfano, che ha una villetta a poca distanza da quella della tragedia.

Andrea Cardinale, il marito, è ancora in pigiama. Dopo essere tornato a Palermo ha ricevuto la telefonata di un amico che gli ha detto della tragedia. Ha acceso la tv e ha sentito le prime notizie. Poi si è rimesso in auto ed è tornato a Casteldaccia. “L’acqua arrivava fino al cofano dell’auto – dice – sono riuscito a imboccare la statale per un pelo. Anche quella strada era invasa dall’acqua. Non conoscevo le vittime. Sono tornato per vedere cosa è accaduto ai miei cani. Veniamo qui a villeggiare da quattro anni e non era mai accaduto nulla. Non sapevo neanche che qui vicino ci fosse un fiume”.

“È una tragedia spaventosa, il Milicia è un piccolo fiume con una portata molto limitata d’acqua. Non ha mai rappresentato un pericolo e a Casteldaccia non è stata una giornata molto piovosa”, ha detto Giovanni Di Giacinto, sindaco di Casteldaccia. “Si tratta di un fiume che nasce nella zona di Ciminna, sembra che sia arrivata una improvvisa piena che ha sorpreso le persone all’interno della villetta”, ha aggiunto il sindaco.

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Tragedia anche a Vicari dove dalla scorsa notte erano partite le ricerche di due uomini su una jeep: uno di loro, Alessandro Scavone, 44 anni, è stato trovato morto dai vigili del fuoco. L’altro disperso, Salvatore D’Amato, 21 anni. è stato per fortuna trovato vivo. Scavone e D’Amato, di cui uno titolare del distributore di carburante del posto, erano andati a recuperare un terzo giovane che si trovava isolato presso lo stesso distributore e che si è salvato lanciandosi dal veicolo.

Ricerche ancora in corso da parte di vigili del fuoco, polizia e carabinieri a Corleone di un medico, Giuseppe Liotta, 40 anni, che da Palermo, dove risiede, stava raggiungendo Corleone per prendere servizio nell’ospedale del paese. La sua macchina è stata ritrovata in un tratto di strada che va da Ficuzza a Corleone.

Ore drammatiche a Palermo

Ore drammatiche ieri sera si sono vissute in provincia di Palermo tra Villabate, Bagheria, Altavilla e Misilmeri. Un treno è deragliato a Cammarata. Nessun ferito tra i cinque viaggiatori a bordo, fanno sapere dalla Protezione civile regionale. Ma anche nell’Agrigentino diversi i disagi per l’esondazione del fiume Akragas a San Leone.

In provincia si sono vissuti momenti di panico per la scomparsa di una mamma e della sua bambina nelle campagne tra Ficarazzi e Bagheria. La donna e la figlia sono state ritrovate aggrappate a un albero. Nella zona gli allagamenti hanno coinvolto le strade nelle zone di campagna.

Nella zona tra Villabate e Bagheria sono arrivati i sommozzatori dei vigili del fuoco, coordinati dal centro coordinamento dei soccorsi istituito venerdì in prefettura.

Nella zona di Misilmeri è esondato il fiume Eleuterio. In diverse contrade, tra le quali Piano Stoppa e Risalaimi, alcuni residenti sono saliti sui tetti delle loro case. In particolare, i vigili del fuoco sono stati impegnati in una serie di interventi perportare in salvo persone, anche disabili, intrappolate nelle loro abitazioni invase dall’acqua. Tre squadre sono intervenute nei comuni di Altavilla, Casteldaccia e Ficarazzi.

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Esonda l’Akragas nell’Agrigentino

Dopo una giornata di passione nell’Agrigentino, in tarda serata, è esondato il fiume l’Akragas a San Leone. Dieci le famiglie sgomberate ma il numero è destinato a salire nelle prossime ore. Strade e case si sono allagate in pochi minuti. saranno di più nele prossime ore. Un treno è uscito fuori dai binari vicino a Cammarata, sulla linea ferroviaria Palermo-Agrigento. Cinque le persone a bordo che non avrebbero riportato ferite. Un altro treno, sulla stessa linea ferroviaria, è rimasto bloccato per il fango.

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