AGI – “E’ stato fuori luogo che il ministro dello Sport, Andrea Abodi, a cinque giorni dalla fine delle Olimpiadi, sapendo quanto uno ci sta mettendo la faccia, abbia sottolineato” che il ciclo di Giovanni Malagò alla guida dello sport italiano sia ormai volto al termine. Lo ha detto lo stesso presidente del Coni in conferenza stampa. Giorni fa il ministro aveva detto che “dalle poltrone ci si deve anche alzare”, proprio in riferimento al ricambio alla presidenza del Coni: con la legge vigente, l’attuale numero uno non potrà ricandidarsi per un nuovo mandato.
Per Malagò, quanto affermato dal ministro dello Sport “non è solo un problema di stile, io non lo avrei mai fatto, non mi sarei mi aspettato questo da Andrea. Bello, invece, è stato che oggi Abodi sia venuto a vedere le ragazze della pallavolo partendo da Cagliari dov’era con la famiglia”.
Malagò ha parlato della norma che, ad oggi, non gli consente di superare il terzo mandato: “Questa decisione eventualmente di non cambiare la norma, va contro il consenso del mondo dello sport. Se la politica si prende la responsabilità di tenere questa norma, Abodi dice che la legge oggi dice questo, ebbene quella legge è stata cambiata due volte negli ultimi dieci mesi: molte poche persone della politica hanno ritenuto non cambiarla, solo nei confronti del Coni” ha concluso.
Facendo poi un bilancio della spedizione azzurra ai Giochi di Parigi, Malagò, a margina della premiazione olimpica delle ragazze del volley, non ha nessun dubbio: “Abbiamo eguagliato il record di medaglie di Tokyo, ma vincendo più ori e più argenti, e l’Italia è nelle prime dieci Nazioni della classifica e sopra alla Germania: è tanta roba. Sono molto, molto orgoglioso che siamo un Paese chiarissimamente multidisciplinare. Abbiamo vinto 40 medaglie in 20 sport diversi. A medaglie d’oro (12 totali, ndr), le donne hanno vinto la loro competizione con i maschietti, due nelle prove miste, nello skeet con Bacosi-Rossetti e nel Nacra della vela con Banti-Tita, 7 ori per le donne e 3 per gli uomini”.
“A Tokyo erano 67 gli atleti finalisti (nei primi 8), a Parigi ben 79 – ha affermato il numero uno dello sport italiano – abbiamo vinto la stranissima classifica dei quarti posti, 20, con 5 assimilabili (piazzamenti a ridosso del podio negli sport dove non c’è il quarto posto). I medagliati sono 80, il doppio di Tokyo”.
“Il 23 settembre alle ore 11, gli azzurri saliranno al Quirinale per la riconsegna della bandiera delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024″, ha annunciato Malagò che ha aggiunto: “Mi ha chiamato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, orgoglioso per l’oro olimpico delle ragazze della pallavolo”.
AGI – “E’ stato fuori luogo che il ministro dello Sport, Andrea Abodi, a cinque giorni dalla fine delle Olimpiadi, sapendo quanto uno ci sta mettendo la faccia, abbia sottolineato” che il ciclo di Giovanni Malagò alla guida dello sport italiano sia ormai volto al termine. Lo ha detto lo stesso presidente del Coni in conferenza stampa. Giorni fa il ministro aveva detto che “dalle poltrone ci si deve anche alzare”, proprio in riferimento al ricambio alla presidenza del Coni: con la legge vigente, l’attuale numero uno non potrà ricandidarsi per un nuovo mandato.
Per Malagò, quanto affermato dal ministro dello Sport “non è solo un problema di stile, io non lo avrei mai fatto, non mi sarei mi aspettato questo da Andrea. Bello, invece, è stato che oggi Abodi sia venuto a vedere le ragazze della pallavolo partendo da Cagliari dov’era con la famiglia”.
Malagò ha parlato della norma che, ad oggi, non gli consente di superare il terzo mandato: “Questa decisione eventualmente di non cambiare la norma, va contro il consenso del mondo dello sport. Se la politica si prende la responsabilità di tenere questa norma, Abodi dice che la legge oggi dice questo, ebbene quella legge è stata cambiata due volte negli ultimi dieci mesi: molte poche persone della politica hanno ritenuto non cambiarla, solo nei confronti del Coni” ha concluso.
Facendo poi un bilancio della spedizione azzurra ai Giochi di Parigi, Malagò, a margina della premiazione olimpica delle ragazze del volley, non ha nessun dubbio: “Abbiamo eguagliato il record di medaglie di Tokyo, ma vincendo più ori e più argenti, e l’Italia è nelle prime dieci Nazioni della classifica e sopra alla Germania: è tanta roba. Sono molto, molto orgoglioso che siamo un Paese chiarissimamente multidisciplinare. Abbiamo vinto 40 medaglie in 20 sport diversi. A medaglie d’oro (12 totali, ndr), le donne hanno vinto la loro competizione con i maschietti, due nelle prove miste, nello skeet con Bacosi-Rossetti e nel Nacra della vela con Banti-Tita, 7 ori per le donne e 3 per gli uomini”.
“A Tokyo erano 67 gli atleti finalisti (nei primi 8), a Parigi ben 79 – ha affermato il numero uno dello sport italiano – abbiamo vinto la stranissima classifica dei quarti posti, 20, con 5 assimilabili (piazzamenti a ridosso del podio negli sport dove non c’è il quarto posto). I medagliati sono 80, il doppio di Tokyo”.
“Il 23 settembre alle ore 11, gli azzurri saliranno al Quirinale per la riconsegna della bandiera delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024”, ha annunciato Malagò che ha aggiunto: “Mi ha chiamato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, orgoglioso per l’oro olimpico delle ragazze della pallavolo”.