Tre persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato per l’omicidio del pregiudicato barese Domenico Capriati, 49 anni, nipote del capo clan Antonio, ucciso il 21 novembre 2018 a Bari. Le misure cautelari in carcere sono state eseguite nella città vecchia di Bari.


La sera del delitto Capriati fu colpito da almeno tre proiettili mentre era in auto in compagnia della moglie, vicino la loro abitazione nel quartiere Japigia. Tentò di sfuggire all’agguato uscendo dalla macchina e riparandosi nel portone di casa ma fu raggiunto da altri colpi e, per le gravi ferite riportate, morì il giorno dopo in ospedale.
L’indagine della Squadra Mobile è stata coordinata dalla Dda di Bari con i pm Renato Nitti (ora procuratore a Trani) e da Federico Perrone Capano e ha portato alla identificazione degli autori dell’omicidio di mafia. Tra gli arrestati c’è il pregiudicato barese Domenico Monti, soprannominato “Mimmo il biondo”, ex braccio destro del boss Tonino Capriati. Sarebbe stato lui a uccidere il nipote del suo ex capo.
Capriati e gli altri due arrestati per il delitto di mafia sono stati portati in carcere a Melfi.