Società, immobili e persino una motonave. È del valore di 10 milioni di euro il patrimonio confiscato all’ex parlamentare di Forza Italia, Amedeo Matacena, già condannato definitivamente 3 anni come referente politico di uno dei clan di ‘ndrangheta di Reggio Calabria e da tempo latitante a Dubai, dove è riuscito anche a sfuggire ad un mandato di cattura emesso nell’ambito di un’altra inchiesta antimafia.
Almeno parte dei suoi beni invece sono rimasti in Italia e oggi sono finiti sotto sequestro. La Corte d’appello di Reggio ha disposto nei confronti del noto armatore un provvedimento di sequestro e confisca di beni, proposto dal procuratore generale Bernardo Petralia e dal sostituto procuratore generale Domenico Galletta sulla base delle indagini della Dia. Sotto sigilli sono finite 12 società (per l’intero capitale sociale o in quota parte), di cui 4 con sede nel territorio nazionale (Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Roma) e 8 all’estero (Isole Nevis, Portogallo, Panama, Liberia e Florida), nonché disponibilità finanziarie collocate in conti esteri.
Le società si riferiscono prevalentemente alle attività di tipo armatoriale (traghettamento e trasporti marittimi), immobiliare e di edilizia svolta da Matacena in Italia ed all’estero.
Sono compresi nel sequestro e confisca anche 25 immobili aziendali, oltre che una grossa motonave della stazza di oltre 8.100 tonnellate, già utilizzata per attività di traghettamento veicoli e passeggeri nello Stretto di Messina.