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Mafia, il pentito Macaluso si accusa di due omicidi e fa arrestare il nipote e i cognati

Gen 10, 2019

Le dichiarazioni del pentito Sergio Macaluso, l’ex reggente del mandamento di Resuttana, svelano i retroscena di due vecchi omicidi e fanno scattare un blitz dei carabinieri del comando provinciale di Palermo. Sono tre le ordinanze di custodia cautelare in carcere, riguardano Francesco Lo Iacono e i fratelli Corrado e Domenico Spataro. Nipote e cognati del collaboratore. Il primo omicidio di cui sono accusati è quello di Giuseppe Macaluso: il 3 settembre del 2017, fu prima picchiato e poi freddato con tre colpi di 7,65. Il corpo fu ritrovato nell’atrio di una palazzina nel centro di Partinico. La vittima viveva di lavori saltuari in agricoltura e nell’edilizia. Nel 2001 era stato arrestato perché sorpreso a prendersi cura di una piantagione di marijuana nelle campagne di Menfi, assieme al nipote del boss Giovanni Bonomo. Due mesi prima del delitto gli era stata bruciata la macchina. Un avvertimento non ascoltato.

Giuseppe Lo Baido, 36 anni, piccolo imprenditore, fu assassinato invece il 13 luglio 2007, sempre a Partinico. I killer attesero che parcheggiasse il suo fuoristrada per sparargli tre colpi: uno in volto e due alla nuca.

Ora, le indagini della direzione distrettuale antimafia coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca dicono che i due omicidi erano stato commissionati da Francesco Lo Iacono e Sergio Macaluso per vendicare l’omicidio del fratellastro del pentito, Maurizio Lo Iacono, avvenuto a Partinico il 3 ottobre di due anni prima. Delitti inquadrabili nella faida per la scalata al potere all’interno del clan di Partinico. Le parole di Macaluso hanno trovato un riscontro nelle rivelazioni di un altro pentito, Domenico Mammi. E così i sostituti procuratori Roberto Tartaglia e Amelia Luise hanno potuto chiedere al gip un’ordinanza di custodia cautelare.

L’attuale collaboratore di giustizia ha cocnfessato di aver commesso l’omicidio di Lo Baido con la complicità del cognato Corrado Spataro e l’omicidio di Cusumano con l’altro cognato, Domenico Spataro, il quale aveva sostituito il fratello Corrado, in quel momento agli arresti domiciliari. Lo Iacono e Corrado Spataro erano già in carcere, Domenico è stato invece arrestato questa notte, ad Agrigento.

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