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Mafia, arrestato a Palermo nuovo capo della “Cupola” di Cosa Nostra

Dic 4, 2018

Individuato il presunto nuovo capo di Cosa Nostra: si tratta Settimino Mineo, 80 anni, di professione gioielliere, ma in realt ritenuta attivit di copertura di un ruolo al vertice nella mafia siciliana. quanto emerge dall’inchiesta della dda di Palermo che ha portato al fermo, oltre al boss, di altre 45 persone. Dopo la morte del boss Tot Riina, Mineo, gi capo del mandamento di Pagliarelli, sarebbe stato designato al vertice del sodalizio mafioso operante nell’area palermitana, guidato da una “Commissione” provinciale che da anni ormai aveva smesso di riunirsi, segno che i clan avevano scelto di tornare alla struttura unitaria di un tempo. Le accuse per gli indagati sono di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni, porto abusivo di armi, danneggiamento a mezzo incendio, concorso esterno in associazione mafiosa, risultato di quattro distinti procedimenti penali.

Summit secondo tradizione

L’anziano padrino di cui gi il pentito Tommaso Buscetta fece il nome agli inquirenti, come emerso dalle indagini dei carabinieri, aveva il terrore di essere intercettato e non usava telefoni. La Commissione provinciale di Cosa nostra sarebbe stata riconvocata il 29 maggio scorso: un summit che riporta alla vecchia mafia. Come ispirata alla tradizione sembra essere l’organizzazione della nuova commissione provinciale guidata da Mineo. Gi condannato a 5 anni al “Maxi processo” istruito da Giovanni Falcone, Mineo fu riarrestato 12 anni fa per poi tornare in libert dopo una condanna a 11 anni.

Ricostruito l’assetto dei clan palermitani

L’inchiesta che ha permesso di scoprire la riorganizzazione di Cosa Nostra stata coordinata dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Salvatore De Luca e dai pm Francesca Mazzocco, Amelia Luise, Dario Scaletta, Gaspare Spedale e Bruno Brucoli e ricostruisce gli assetti dei clan palermitani di Porta Nuova, Poagliarelli, Bagheria, Villabate e Misilmeri.

Di Maio: da Stato inflitto alla mafia uno dei colpi pi duri

Soddisfatto dell’operazione dei Carabinieri, ribattezzata “Cupola 2.0”, il vicepremier Luigi Di Maio commenta su Instagram: 46 arresti e uno in particolare, quello di Settimo Mineo, rappresentano uno dei pi duri colpi inflitti dallo Stato alla mafia. Mineo era stato infatti eletto “erede” di Tot Riina dopo la sua morte. Per questa gentaglia in Italia non c’ pi spazio. Grazie ai Carabinieri e al pool di magistrati che hanno portato a termine questa grande operazione. La Dda di Palermo ha arrestato 46 persone per mafia. Avevano sostituito Tot Riina con Settimo Mineo per far rinascere la cupola di Cosa Nostra, ma lo Stato ha vinto. Loro non si arrenderanno mai, noi neppure, scrive invece su Twitter il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra.

La #DDAPalermo ha arrestato 46 persone per #Mafia. Avevano sostituito #TotRiina con #SettimoMineo per far rinascer… https://twitter.com/i/web/status/1069842327873572865

Nicola Morra(NicolaMorra63)

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