Apple è a lavoro su una completa riprogettazione del Mac Pro. Ad annunciarlo, all’interno di un’intervista, Phil Schiller, Vicepresidente per il Product Marketing globale dell’azienda di Cupertino. La versione presentata nell’ormai lontano 2013 completerà dunque il proprio ciclo vitale, dopo aver vissuto un’avventura difficile sul mercato.
In questi quattro anni il catalogo di prodotti Apple si è profondamente rinnovato. Gli iPhone hanno abbandonato la diagonale da 4 pollici ed hanno visto l’introduzione della variante Plus. È stata introdotta la gamma Pro negli iPad, così come i Macbook sono entrati con forza nel segmento degli ultrabook, senza dimenticare l’ingresso nel settore smartwatch con Apple Watch.
Il Mac Pro commercializzato nel 2013 è stato di fatto l’unico prodotto a non essere rinnovato, dettaglio che ha fatto sorgere il dubbio che Apple potesse definitivamente aver abbandonato il progetto, complici alcune scelte progettuali che ne hanno compromesso l’andamento commerciale.
È lo stesso Phil Schiller ad ammettere che il design futuristico, per la prima volta applicato ad una macchina “pro”, abbia causato diverse limitazioni. Innanzitutto, la più importante, quella legata alla possibilità di aggiornare facilmente la componentistica interna, un aspetto di fondamentale importanza per un prodotto del genere.
Al fine di assecondare l’adozione di questo design, Schiller svela come Apple avesse studiato la possibilità di effettuare gli upgrade hardware attraverso le porte Thunderbolt 2, un’idea poi abbandonata. A questo va aggiunta la scelta di puntare su due GPU in parallelo, una configurazione opposta rispetto a quella dei concorrenti, senza dimenticare il sistema di raffreddamento a ventola singola.
Una serie di criticità insomma, che hanno di fatto causato un’estrema difficoltà in termini di vendite per questo Mac Pro. Ecco perché l’azienda di Cupertino ha deciso di riprogettarlo da zero, basandosi su un concetto chiave, ovvero quello della modularità, della facilità di aggiornamento hardware nel tempo.
I frutti di questa riprogettazione non si vedranno quest’anno, con la nuova versione del Mac Pro che dovrebbe essere presentata nel 2018 in abbinata al nuovo Display Pro. Tempistiche che, tra le altre cose, si incastrano perfettamente con il brevetto depositato da Apple e relativo alla Magic Keyboard.
Sembra infatti che l’azienda di Cupertino sia a lavoro per integrare la Touch Bar e il Touch ID anche nella Magic Keyboard, con una soluzione praticamente identica a quella già vista nei nuovi Macbook Pro presentati a ottobre 2016. Potrebbe di fatto trattarsi di uno degli accessori ufficiali del prossimo Mac Pro, oltre ovviamente ad essere compatibile con iMac e Mac Mini.
Nonostante il core business Apple sia evidentemente incentrato sui dispositivi mobili (iPhone in primis), l’azienda di Cupertino continua ad investire e pianificare nel settore PC che, a dispetto di quanto si possa pensare, rappresenta un’importante fonte di guadagno, pur avendo MacOS una diffusione lontana da quella di Windows.
In tal senso, Apple ha recentemente annunciato come gli utenti Mac attivi abbiano raggiunto i 100 milioni, contro i 400 milioni del solo Windows 10. Di contro però, i guadagni dell’azienda di Cupertino dal settore PC ammontano a 25 miliardi di dollari, con i Macbook e Macbook Pro che rappresentano l’80% delle spedizioni totali di computer della mela.
Una situazione molto simile dunque a quanto avviene nel settore smartphone dove, nonostante iOS abbia una quota mercato lontana da Android, Apple massimizza i guadagni, molto più di quanto riesca a fare Google, paradossalmente. Il nuovo Mac Pro tenterà dunque di guadagnarsi una quota in un segmento molto particolare, ma che potrebbe comunque garantire guadagni rilevanti con un’attenta politica commerciale.