AGI – Non ha risposto alle domande durante l’interrogatorio di garanzia Gianluca Paul Seung, il 35enne accusato dell’omicidio della psichiatra Barbara Capovani.
Lo hanno riferito all’uscita dal carcere Don Bosco di Pisa i suoi avvocati, Andrea Pieri e Gabriele Parrini, spiegando che l’uomo,detenuto da sabato nel centro clinico della casa circondariale e sottoposto a cura farmacologica, “è molto scosso“.
L’uomo è ritenuto il presunto autore dell’omicidio premeditato della psichiatra, aggredita a colpi di spranga davanti all’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove lavorava come responsabile dell’Unità di Salute mentale.
Il fermo di Seung, di nazionalità italiana, paziente della vittima, è stato disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, dopo le indagini condotte dalla squadra mobile. Domenica prossima, 30 aprile, alle 16 nel Palazzo della Sapienza dell’università di Pisa si terrà il ricordo e il saluto pubblico per Capovani.
Quando saranno i funerali di Barbara Capovani
I familiari hanno comunicato che “le esequie avverranno in forma strettamente privata” e hanno ringraziato il rettore che ha “gentilmente concesso il Palazzo dell’Università per il saluto e il ricordo della loro congiunta”.
Intanto, il consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma, Musa Awad, ha voluto rivolgere un pensiero “a tutti i medici e gli infermieri che hanno perso la vita allo stesso modo sul luogo di lavoro“. “Le aggressioni verbali o fisiche nei confronti del personale medico e infermieristico – ha sottolineato – sono purtroppo all’ordine del giorno. Per questo è necessario mettere i professionisti nelle condizioni di lavorare in totale sicurezza, per evitare atti di violenza che possono portare a tragiche conseguenze”.
A Cassino nuova aggressione
L’ultimo episodio noto è avvenuto all’interno dell’ospedale della città laziale. Una infermiera è stata aggredita martedì a pugni, calci e poi è stata spintonata contro un muro, riportando la frattura di un braccio.
Una paziente psichiatrica arrivata poco prima nella struttura sanitaria e ricoverata al pronto soccorso, ha iniziato a dare in escandescenze ed al tentativo dell’infermiera di calmarla ha scatenato il panico.
La donna, con una forza inaspettata, ha iniziato a distruggere ogni cosa presente dinanzi al suo cammino e poi si è accanita con violenza contro l’operatrice sanitaria, ‘salvata’ solo dall’intervento di alcuni colleghi e presenti. L’infermiera ha riportato fratture e lesioni guaribili in 25 giorni.
L’accaduto è stato denunciato dal sindacato Fp Cisl, che chiede ancora una volta alla direzione sanitaria Asl di Frosinone l’istituzione all’interno delle strutture ospedaliere di un posto di polizia.
ì