In pubblico, nel giorno dell’indagine su Armando Siri, Luigi Di Maio picchia durissimo contro la Lega, contro il sottosegretario e contro Matteo Salvini, mettendo a serissima crisi il governo pur di recuperare un briciolo di consenso (impresa impervia, per questo M5s). Ma in privato, almeno secondo Il Messaggero, il capetto politico del M5s picchia durissimo anche contro Virginia Raggi, altra protagonista di un giovedì infuocato, la sindaca intercettata mentre cercava di fare pressioni sull’ormai ex manager Ama. Un nuovo caso travolge la Raggi, insomma. Per ora si tratta soltanto di intercettazioni pubblicate da L’Espresso, non vi è notizia ufficiale d’indagine, che però potrebbe anche essere in corso. Salvini, da par suo, bollandola come un’incapace, ha già chiesto le dimissioni della sindaca. “Una richiesta politica”, ha spiegato a Porta a Porta, motivata dal fatto che la Raggi intercettata certificava il suo fallimento affermando che “i romani vedono la mer***“. Frasi scomode, imbarazzanti. Anche per Di Maio. E Il Messaggero riporta lo scambio di messaggi che, nel pomeriggio di giovedì, si sarebbero scambiati Di Maio e la Raggi. “Com’è questa vicenda di Ama?”, domanda il vicepremier. “Riguarda il bilancio non approvato”, ha risposto Virginia tagliando corto. E Di Maio, scrive il quotidiano capitolino, sarebbe preoccupato per “la ripetitività di situazioni che imbarazza i vertici nazionali grillini”, al centro delle quali vi è sempre la Raggi. Prima le chat del suo entourage, ora gli audio registrati da Bagnacani. E a preoccupare la sindachessa e i vertici pentastellati vi è un’altra domanda: quanti altri audio verranno resi noti? E quali?
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