Il mondo delle auto in Europa non decolla. Nonostante i tanti incentivi e la spinta che si sta dando all’elettrico per far si che i cittadini del Vecchio Continente mutino il proprio parco macchine, tutto ciò non sta accadendo. I motivi dietro questa situazione di stallo sono molti e tutti egualmente importanti. Purtroppo ci troviamo in una fase particolare della nostra storia. La crisi economica incide sicuramente in tutto questo.
I costi della vita sono saliti enormemente negli ultimi anni, ma dall’altro lato gli stipendi stentano a mantenere il passo e questo è un bel problema. C’è poi la situazione legata all’elettrico, l’Europa come sappiamo perfettamente spinge per far si che entro il 2035 non vengano più vendute vetture con motore endotermico. Allo stesso tempo però c’è da fare i conti con un certo scetticismo da parte della popolazione nei confronti di questa tecnologia.
Anche perché negli ultimi anni abbiamo visto tanti investimenti anche in altri settori come l’idrogeno o i biocarburanti. Tutta questa incertezza sul futuro dei carburanti delle nostre automobili si riflette poi naturalmente anche sui dati di vendita. Al momento, stando a Il Sole 24 Ore, i volumi di vendita restano sotto quasi il 20% rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.
Auto elettriche: cosa dicono i dati
Il Centro Studi Promotor, attraverso una nota, ha fatto sapere che non ci sono segnali che facciano sperare ad un ritorno in tempi brevi ai livelli pre-crisi. Dall’inizio del 2024 si sono registrati risultati negativi a marzo, maggio e a luglio. Italia e Spagna non sono andate malissimo facendo segnare un +4,7%, ma a preoccupare sono soprattutto Francia e Germania, un tempo locomotiva d’Europa. Entrambe hanno registrato un meno 2%.
Da segnalare anche un calo per le auto elettriche. La loro quota è passata dal 14,5% di luglio 2023 a 13,6% di luglio 2024. In questi primi 7 mesi dell’anno, invece, c’è un raffronto, sempre in negativo di 14,3% al 13,8%. Crollo in Germania per le EV che sono passate nello stesso mese, a distanza di un anno dal 20% al 12,9%. In controtendenza gli UK dove da gennaio si segna un più 10,5%.
Le case costruttrici: chi scende e chi sale
Naturalmente in un contesto del genere non poteva andare di certo bene ai due colossi europei. Volkswagen a luglio ha fatto segnare -3,1% anche se poi ha un +2,9% da inizio anno. Mentre Stellantis registra un -4,8% sul mese di luglio e un -0,5% da inizio anno. Per il colosso di proprietà tra le altre cose degli Elkann sono tempi duri visto che anche nel mercato americano le cose non vanno granché.
Da segnalare una Renault stabile, che da inizio anno segna addirittura una crescita del 3,3%. Proprio il dato della Casa francese fa molto riflettere visto che lei e la sua controllata Dacia, sono tra i pochi marchi che ancora producono vetture endotermiche. In particolare Dacia sta facendo segnare dati incredibile con la sua Sandero GPL. Ottimo anche il dato di Toyota che sale del 15,9% da gennaio. In crescita anche BMW e Mercedes, mentre c’è un tracollo netto di Tesla, che nel mese di luglio perde il 14%. Infine da segnalare la cinese SAIC che è cresciuta del 15% ed ora ha una quota di mercato pari al 2%.