AGI – Agli Europei di atletica di Roma non manca quasi nessuno. “Dopo 50 anni dall’ultima volta che si sono svolti qui a Roma siamo tutti molto eccitati. Quando abbiamo chiesto agli European Athletics lo spostamento degli Europei di Atletica inizialmente previsti per dopo le olimpiadi abbiamo pensato a veri e propri trial europei. E avevamo ragione visto che il meglio dell’atletica europea è qui”. L’annuncio è del presidente della Fidal, Stefano Mei, alla conferenza stampa di presentazione della 26esima edizione dei Campionati Europei di Atletica Leggera Roma 2024 che inizieranno il 7 giugno con il lancio del disco maschile e si concluderanno il 12 giugno con la staffetta 4×100 maschile.
A Roma saranno presenti ben 9 campioni degli ultimi Mondiali di Budapest 2023 e 13 campioni olimpici di Tokyo 2020. Dalla stella del salto con l’asta Armand “Mondo” Duplantis alla regina dei 400m ostacoli femminili Femke Bol. Dal vincitore a sorpresa dei 100 metri a Tokyo 2020, l’italiano Marcell Jacobs, al campione olimpico di salto in alto Gimbo Tamberi, alla sempre solida saltatrice in alto ucraina Yaroslava Mahuchikh, tutti saranno presenti a questo grande gala. La delegazione italiana per gli Europei casalinghi sarà presente con ben 116 atleti e atlete: 63 uomini e 53 donne, un record mai raggiunto nelle passate edizioni della rassegna continentale.Saranno rappresentati 48 paesi, 1700 atleti presenti a Roma. “E’ un’occasione irripetibile per far avvicinare molti giovani a questo sport”, aggiunge Mei.
Le speranze di Gimbo Tamberi
“C’è molta pressione ma a me piace. Pensando anche a Parigi, ho deciso di organizzare la mia preparazione pensando a questi due eventi. Voglio tonare a casa con una buona altezza in tasca. Se poi viene l’oro sarà molto meglio”, spiega l’atleta azzurro. “Ora sono il capitano di un bellissimo team, in cui tutti fanno il tifo per gli altri e ci aiutano – prosegue – prima non era cosi’. Il team Italia è uno dei gruppi migliori che ci siano in Europa e penso che arriveremo in alto nel palmares. In passato si gareggiava per un risultato sufficiente, ma ora puntiamo in lato. Io da capitano devo mettere pressione ai ragazzi”.
Jacobs: “Devo trovare il ritmo, punto a Parigi”
Anche il velocista guarda ai due eventi con ottimismo. “Capite quanto è importante competere a casa. Roma è la mia città perché è qui che ho iniziato a credere nella mia medaglia e qui o costruito l’oro olimpico. Voglio restituire a Roma qualcosa per ringraziarla. Negli ultimi tempi ho cambiato coach, ma ho cambiato molte cose, me devo fare tante gare per trovare la forma migliore ma l’obiettivo è arrivare nel top del ranking, come si dice. Non vedo l’ora di gareggiare e di farlo davanti agli italiani”. “Per me è molto importante divertirmi, correre con il sorriso – aggiunge – la pressione deve diventare energia. Qui sono campione olimpico, competo davanti agli italiani e devo trasformare la pressione in energia”.
“L’ultima volta che sono sceso sotto i 10″ era agli europei di Berlino. Quest’anno sono fiducioso. Con l’allenatore abbiamo fatto una preparazione per arrivare al massimo alle Olimpiadi di Parigi. Quando vado ai blocchi di partenza ancora non ho i giusti automatismi, io penso ancora tanto. Solo correndo si mettono a posto le cose. Sono fiducioso che appena avrò ritrovato il ritmo il tempo arriverà”. “L’obiettivo quest’anno era di correre cercando di rimanere in salute e non farmi male – prosegue – mi sto focalizzando sulla parte tecnica, perché se penso che potrei farmi male mi blocco. Ai campionati europei ci sono molti atleti che corrono forte e io ancora non l’ho fatto, ma abbiamo ancora due mesi per arrivare in perfetta forma alle olimpiadi e sono ottimista”.
AGI – Agli Europei di atletica di Roma non manca quasi nessuno. “Dopo 50 anni dall’ultima volta che si sono svolti qui a Roma siamo tutti molto eccitati. Quando abbiamo chiesto agli European Athletics lo spostamento degli Europei di Atletica inizialmente previsti per dopo le olimpiadi abbiamo pensato a veri e propri trial europei. E avevamo ragione visto che il meglio dell’atletica europea è qui”. L’annuncio è del presidente della Fidal, Stefano Mei, alla conferenza stampa di presentazione della 26esima edizione dei Campionati Europei di Atletica Leggera Roma 2024 che inizieranno il 7 giugno con il lancio del disco maschile e si concluderanno il 12 giugno con la staffetta 4×100 maschile.
A Roma saranno presenti ben 9 campioni degli ultimi Mondiali di Budapest 2023 e 13 campioni olimpici di Tokyo 2020. Dalla stella del salto con l’asta Armand “Mondo” Duplantis alla regina dei 400m ostacoli femminili Femke Bol. Dal vincitore a sorpresa dei 100 metri a Tokyo 2020, l’italiano Marcell Jacobs, al campione olimpico di salto in alto Gimbo Tamberi, alla sempre solida saltatrice in alto ucraina Yaroslava Mahuchikh, tutti saranno presenti a questo grande gala. La delegazione italiana per gli Europei casalinghi sarà presente con ben 116 atleti e atlete: 63 uomini e 53 donne, un record mai raggiunto nelle passate edizioni della rassegna continentale.Saranno rappresentati 48 paesi, 1700 atleti presenti a Roma. “E’ un’occasione irripetibile per far avvicinare molti giovani a questo sport”, aggiunge Mei.
Le speranze di Gimbo Tamberi
“C’è molta pressione ma a me piace. Pensando anche a Parigi, ho deciso di organizzare la mia preparazione pensando a questi due eventi. Voglio tonare a casa con una buona altezza in tasca. Se poi viene l’oro sarà molto meglio”, spiega l’atleta azzurro. “Ora sono il capitano di un bellissimo team, in cui tutti fanno il tifo per gli altri e ci aiutano – prosegue – prima non era cosi’. Il team Italia è uno dei gruppi migliori che ci siano in Europa e penso che arriveremo in alto nel palmares. In passato si gareggiava per un risultato sufficiente, ma ora puntiamo in lato. Io da capitano devo mettere pressione ai ragazzi”.
Jacobs: “Devo trovare il ritmo, punto a Parigi”
Anche il velocista guarda ai due eventi con ottimismo. “Capite quanto è importante competere a casa. Roma è la mia città perché è qui che ho iniziato a credere nella mia medaglia e qui o costruito l’oro olimpico. Voglio restituire a Roma qualcosa per ringraziarla. Negli ultimi tempi ho cambiato coach, ma ho cambiato molte cose, me devo fare tante gare per trovare la forma migliore ma l’obiettivo è arrivare nel top del ranking, come si dice. Non vedo l’ora di gareggiare e di farlo davanti agli italiani”. “Per me è molto importante divertirmi, correre con il sorriso – aggiunge – la pressione deve diventare energia. Qui sono campione olimpico, competo davanti agli italiani e devo trasformare la pressione in energia”.
“L’ultima volta che sono sceso sotto i 10″ era agli europei di Berlino. Quest’anno sono fiducioso. Con l’allenatore abbiamo fatto una preparazione per arrivare al massimo alle Olimpiadi di Parigi. Quando vado ai blocchi di partenza ancora non ho i giusti automatismi, io penso ancora tanto. Solo correndo si mettono a posto le cose. Sono fiducioso che appena avrò ritrovato il ritmo il tempo arriverà”. “L’obiettivo quest’anno era di correre cercando di rimanere in salute e non farmi male – prosegue – mi sto focalizzando sulla parte tecnica, perché se penso che potrei farmi male mi blocco. Ai campionati europei ci sono molti atleti che corrono forte e io ancora non l’ho fatto, ma abbiamo ancora due mesi per arrivare in perfetta forma alle olimpiadi e sono ottimista”.