• 28 Marzo 2024 14:41

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L’Opec+ ha deciso di tagliare la produzione di greggio di 2 milioni di barili

Ott 5, 2022

AGI – A partire dal mese di novembre l’Opec+ taglierà la produzione di due milioni di barili al giorno. La prossima riunione è stata fissata a dicembre alla luce del fatto che i meeting si terranno non più ogni mese ma ogni due mesi.

Il prezzo del petrolio si muove in rialzo sui mercati internazionali dopo l’annuncio del taglio. Il contratto future sul Brent sale dello 0,99% a 92,70 dollari a barile, mentre quello sul Wti avanza dello 0,45% a 86,90.

The 45th Meeting of the Joint Ministerial Monitoring Committee and the 33rd OPEC and Non-OPEC Ministerial Meeting took place in person at the OPEC Secretariat in Vienna, Austria, on Wednesday, 5 October 2022.

Read Press Release https://t.co/Bu3HMDi3In

— OPEC (@OPECSecretariat)
October 5, 2022

La decisione è stata presa. si legge nel comunicato finale, “alla luce dell’incertezza che circonda le prospettive economiche e del mercato petrolifero globale e della necessità di migliorare le linee guida a lungo termine per il mercato e in linea con l’approccio vincente di essere proattivi”. 

Per quanto riguarda le riunioni, quella del Comitato di monitoraggio ministeriale congiunto (JMMC) si terrà ogni due mesi mentre la ministeriale Opec e non Opec (ONOMM) ogni 6 mesi. 

Il Comitato (JMMC) potrà tenere riunioni aggiuntive o richiedere una riunione ministeriale OPEC e non OPEC in qualsiasi momento per affrontare gli sviluppi del mercato, se necessario. 

L’annuncio impatta anche sulle quotazioni del gas: il prezzo torna a salire al Ttf, con un balzo del 6%. Al momento i contratti al Ttf, il mercato di rifermento per l’Europa, vengono ceduti a 171 euro al megawattora, dopo aver raggiunto anche un picco di 175, mentre in avvio di seduta la quotazione era scesa fino a 155.

Intanto, si registra anche un calo a sorpresa per le scorte settimanali di petrolio negli Usa. Il dato ha registrato una contrazione di 1,356 milioni di barili, contro un previsto incremento di 2,052 milioni.

La decisione dell’Opec+ è una mossa della Russia per mettere in difficoltà gli Stati Uniti e l’Occidente, scrive il Wall Street Journal secondo cui la diminuzione dell’offerta potrebbe comportare un aumento delle quotazioni a livello globale e aiutare la Russia, grande esportatore di petrolio, a pagare la sua guerra in Ucraina.

OPEC and its allies agreed to slash oil production by two million barrels a day, delegates said, the biggest cut since the start of the pandemic https://t.co/2IaV8Y2Vib

— The Wall Street Journal (@WSJ)
October 5, 2022

Secondo il quotidiano Usa la decisione potrebbe minare anche il piano del G7 per limitare il prezzo del petrolio russo sul mercato globale, parte fondamentale della battaglia economica dell’Occidente contro Mosca. Ci potrebbero essere conseguenze rialziste sull’inflazione globale che le banche mondiali stanno provando a riportare al 2% e sui prezzi della benzina in Usa a poco più di un mese dalle elezioni di Midterm.

Il taglio alla produzione è il maggiore dall’aprile 2020 e va nella direzione di mantenere i prezzi alti dopo aver sopportato sette anni di un mercato relativamente debole. Dopo aver superato i 100 dollari al barile nei primi sei mesi dell’anno a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, i prezzi sono scesi del 32% negli ultimi quattro mesi, ricorda il Wsj, a causa dei timori di un rallentamento globale, con il Brent, che è andato per la prima volta sotto gli 83 dollari al barile da gennaio.

I membri dell’Opec+ hanno tenuto a precisare che le decisioni prese vanno viste come una risposta tecnica a un’economia globale in declino, in particolare in Cina, dove le restrizioni legate al Covid-19 hanno danneggiato la domanda di petrolio.

Ma gli analisti concordano, e in privato i delegati dell’Opec+ hanno confermato, che la mossa sarebbe stata una grande vittoria per la Russia, che ha perso circa un milione di barili al giorno di produzione di petrolio dall’inizio della guerra a febbraio. Il 5 dicembre, infatti, scatta l’embargo petrolifero nei confronti della Russia da parte  dell’Unione Europea e del price cap del G7.

Il taglio della produzione dell’Opec+ limiterà la perdita di quote di mercato da parte della Russia, hanno affermato i delegati, che hanno riconosciuto uno sforzo senza precedenti da parte dei maggiori produttori di petrolio del mondo per aiutare collettivamente la Russia alle prese con i problemi politici ed economici causati dalla guerra in Ucraina. 

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