AGI – Lo Stromboli non si ferma. Nella notte, informa l’Osservatorio eteno dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si sono osservati modesti crolli presumibilmente dovuti all’erosione dei canali dei flussi lavici che si sovrapponevano.
Dalle osservazioni su terreno di personale Ingv risulta che continuano i crolli e i flussi lavici, poco alimentati, non raggiungono più il mare e si attestano a metà costa a circa 400 metri. Domenica il dipartimento della Protezione civile ha disposto il passaggio di allerta per Stromboli – che i residenti tra affetto e diffidenza chiamano “Iddu” (“Lui”) – dal livello giallo ad arancione e il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha invitato i cittadini alla “massima cautela”.
Anche dalle parziali e discontinue immagini delle telecamere di sorveglianza, dovute soprattutto alle avverse condizioni meteo, si osserva che è diminuita l’alimentazione della colata. Dal punto di vista sismico, nelle ultime 24 ore, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato varie fluttuazioni, oscillando, principalmente, nei livelli medio-basso e medio-alto, e ha raggiunto il livello dei valori alti ieri tra le 12 e le 14 e intorno alle 18,30.
Lava flow in #Stromboli this morning.
Photo by Bartolo Greco. pic.twitter.com/QhJPozGwxc
— Dr. Marco Meschis (@MarcoMeschis)
October 9, 2022
Attualmente, l’ampiezza del tremore si attesta nel livello medio-basso. I sismogrammi registrati mostrano la presenza di occasionali segnali possibilmente associabili a rotolamento di materiale. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni sull’isola non mostrano variazioni significative.