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Lo strappo dei lefebvriani “Non vogliamo un riconoscimento dal Papa”

Giu 30, 2016

ROMA – I lefebvriani rompono ogni rapporto con la chiesa di papa Francesco. Dopo due anni di tentato, e faticoso, dialogo. In una nota diramata in occasione dei Santi Pietro e Paolo da monsignor Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità San Pio X, si legge: “La Fraternità non è alla ricerca innanzitutto di un riconoscimento canonico”. Il gruppo tradizionalista non intende rientrare nella chiesa cattolica, anche se ritiene, specificherà nella nota, di averne diritto.

Scrive monsignor Fellay: “Lo scopo della Fraternità sacerdotale è soprattutto la formazione dei sacerdoti, una condizione essenziale per il rinnovamento della chiesa e la restaurazione della società”. Questa auspicata restaurazione viene evidenziata attraverso quattro punti. Nel primo si afferma: “Nella grande e dolorosa confusione attuale nella chiesa, la proclamazione della dottrina cattolica richiede la segnalazione di errori che sono penetrati all’interno di essa, purtroppo incoraggiati da molti pastori, fino a al papa stesso”. Nel secondo punto, la Fraternità “nello stato attuale di grave necessità che gli conferisce il diritto e il dovere di distribuire l’aiuto spirituale alle anime che ricorrono a lei, non ricerca in primo luogo un riconoscimento canonico”, al quale, comunque, “ha diritto in quanto opera cattolica”. Sostiene ancora Fellay, “Abbiamo un solo desiderio: portare fedelmente la luce della tradizione antica di Duemila anni che mostra l’unica strada percorribile in questo momento di oscurità dove il culto dell’uomo sostituisce il culto di Dio nella società e nella chiesa”.

Nel terzo punto della nota monsignor Fellay afferma che “la restaurazione di tutte le cose in Cristo, voluta da San Pio X” non può “essere raggiunta senza il supporto di un papa che favorisca concretamente il ritorno alla santa tradizione. Fino a quel giorno benedetto la Fraternità X intende raddoppiare i suoi sforzi per stabilire e diffondere con i mezzi assegnati dalla divina provvidenza il regno sociale di nostro Signore Gesù Cristo”. Infine, il superiore lefebvriano annuncia che pregheranno e faranno penitenza “perché il papa abbia la forza di proclamare integralmente la fede e la morale”.

Papa Francesco, dopo un percorso di possibile riconciliazione tra chiesa romana e ordine lefebvriano, lo scorso 4 aprile aveva incontrato in Vaticano proprio Bernard Fellay, diretto successore di monsignor Marcel Lefebvre alla guida della Fraternità San Pio X. Fellay era stato scomunicato nel 1988 perché consacrato senza mandato pontificio dall’arcivescovo Lefebvre e dal vescovo Antonio de Castro Mayer. Ha ottenuto la remissione della scomunica da papa Benedetto XVI, il 21 gennaio 2009.

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