ROMA – Geoghegan Hart è uno dei protagonisti di questo Tour of the Alps. Il britannico, dopo aver vinto il prologo a Kufstein, si ripete anche nella quarta frazione, quella da Baselga di Piné a Cles. Vincenzo Nibali è costretto ad accontentarsi del secondo posto: lo Squalo è stato bruciato nello sprint finale dal corridore del Team Sky.
LA TAPPA – 134 chilometri con due GPM e pochissima pianura: un percorso nel quale contano molto i nervi e la forza nelle gambe. L’arrivo, però, dopo un ultimo strappo, permette un finale in volata ed è quello che succede: otto persone sono in testa quando ormai mancano una decina di chilometri, ma Chris Froome, Vincenzo Nibali, Geoghegan Hart, Sivakov, Majka e Alexis Vuillermoz rientrano alla grande. Quest’ultimo rimane dietro, Froome cede al suo seguito. Il più in forma sembra Majka: il polacco, in cima al Predaia, stacca il gruppetto e prova l’attacco a quattro chilometri dal termine. Il traguardo è a poche centinaia di metri, ma Majka non ha più fiato e viene recuperato. Geoghegan Hart lancia la volata, Nibali gli sta a ruota nonostante gli innumerevoli sforzi degli ultimi chilometri. L’inglese, però, ha un passo migliore e l’azzurro si arrende a venti metri dal traguardo. Vince Hart, completa il podio Rafal Majka. Pavel Sivakov controlla tutto da dietro, chiude quarto e resta leader della classifica generale, ma adesso ha soli 27 secondi dal suo diretto inseguitore, lo stesso Hart. Nell’ultima frazione, quella da Caldaro a Bolzano, si deciderà tutto. Ci sono ancora speranze per l’Italia, perché Nibali è quarto nella generale staccato di soli 33 secondi.
IL COMMENTO – Al termine della tappa Vincenzo Nibali ha commentato così la giornata: “Sto bene, ma questi ragazzi della Sky sono proprio bravi. Ho parlato con Majka, forse lui ha sbagliato a seguirmi al primo scatto che ho fatto a tre chilometri. Poi ha cercato di fare lui il buco, ma gli Sky sono stati bravi a chiuderel e in volata Hart è più veloce di me, non posso farci nulla. È un predestinato, ha vinto sempre. Qui ha avuto carta bianca ed è stato bravo“. Domenica lo Squalo sarà alla Liegi-Bastogne-Liegi: “Sono corse completamente diverse e con ritmi diversi – risponde -. Devo vedere come mi trovo, alla Liegi non sarà come qui. Mi manca il confronto con gli altri, quelli che hanno fatto le classiche. Là non c’è tregua, mai“.