• 24 Novembre 2024 22:53

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L’Italia restituisce al Canada una foto di Churchill rubata

Set 19, 2024

AGI – Una storica foto di Winston Churchill che era stata rubata in un hotel di Ottawa a fine 2021 è stata restituita al Canada dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Nel maggio 2022 la foto era stata acquistata in un’asta londinese da un professionista italiano, ignaro della sua provenienza illecita, il quale non si è opposto al decreto di sequestro della magistratura genovese. La cerimonia si è svolta nella sede dell’ambasciata Canadese in Italia dove il generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha consegnato l’opera all’ambasciatrice del Canada in Italia, Elissa Golberg. Era presene anche il titolare dell’hotel Fairmont Chateau Laurier di Ottawa, da cui l’opera fu trafugata.

 

L’immagine, intitolata ‘The Roaring Lion’ (il leone ruggente), fu scattata il 30 dicembre 1941 nell’aula del Parlamento canadese del Canada dopo il discorso del premier britannico sulla Seconda guerra mondiale. La scatto’ l’artista Yousuf Karsh, noto fotografo di illustri personaggi del Novecento le cui opere sono esposte in importanti musei internazionali. Fu proprio Karsh a donarla nel 1998 all’hotel canadese insieme ad altri sette ritratti da lui firmati realizzati con la tecnica stampa ai sali d’argento, ed era stata esposta nella sala di lettura dell’albergo per decenni, finche’ non era stata rimossa dalla parete e sostituita da una copia falsa, rimasta poi appesa al suo posto, inosservata, per otto mesi.

 

L’indagine, condotta dalla Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC e coordinata dalla Procura di Genova, trae origine dall’acquisizione di informazioni relative alla messa in vendita del pregiato ritratto fotografico da parte di una casa d’aste londinese: l’opera, difatti, venne acquistata nel maggio 2022 da un professionista italiano, in buona fede. Dagli sviluppi investigativi, conseguiti in collaborazione con la polizia canadese, i Carabinieri TPC accertavano che le ricerche del bene non erano mai state diramate a livello internazionale tramite i canali Interpol ed Europol, neanche censito nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, in uso al Comando TPC, quale opera d’arte da ricercare. Solo dopo il perfezionamento della vendita all’asta, l’immagine veniva inserita nel database “PSYCHE” di Interpol. L’acquirente italiano non si è opposto alla esecuzione del decreto di sequestro emesso dall’Autorita’ Giudiziaria genovese, ponendola a disposizione degli inquirenti italiani. La consegna dell’opera fotografica conferma il costante impegno dei Carabinieri TPC nella lotta al traffico illecito di beni culturali, anche grazie alla consolidata collaborazione con gli organi di cooperazione internazionale.  

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