AGI – Serviva un’impresa e mezza (vincere e non lasciare punti di bonus) ma il traguardo dei quarti mondiali resta un tabù per l’Italrugby. All’Olympique Stadium di Lione gli azzurri del ct Kieran Crowley devono alzare bandiera bianca contro la Francia padrona di casa e fra le candidate alla vittoria finale: 60-7 il punteggio che mette fine alla corsa dell’Italia ai Mondiali. Si chiude dunque qui il torneo di Lamaro e compagni, torneo iniziato bene con le vittorie su Namibia e Uruguay – utili a garantire un posto nei gironi della prossima Coppa del Mondo – prima della disfatta contro gli All Blacks che ha di fatto messo con le spalle al muro gli azzurri.
A superare il gruppo A, oltre alla Nuova Zelanda, è dunque la Francia, che davanti al proprio pubblico non tradisce le attese dominando gli azzurri sin da subito: la prima meta arriva dopo un minuto e mezzo con Penaud, al quarto d’ora i Galletti sono già avanti 17-0 (meta anche per Bielle-Biarrey, due trasformazioni e un piazzato per Ramos). L’Italia non riesce a opporsi, subisce altre due mete (Ramos e ancora Penaud) e va al riposo sotto 31-0. Nella ripresa le cose non vanno meglio e gli azzurri affondano definitivamente: a segno vanno Jalibert, Mauvaka e per due volte Moefana, solo al 71′ l’Italia riesce a schiodarsi dallo zero con la meta di Zuliani e la trasformazione di Allan.
Arriva così un’altra batosta, con la Nazionale che esce di scena a testa bassa dalla rassegna iridata che segna anche la fine dell’era Crowley. “Non possiamo continuare a dire ‘che bello esserci’ e poi non essere protagonisti – la riflessione del presidente federale Marzio Innocenti – Quindici giorni fa eravamo contenti di aver raggiunto l’obiettivo minimo di fare di nuovo i Mondiali nel 2027 ma oggi ci troviamo con due pesanti sconfitte e non possiamo nasconderci dietro un dito. C’eravamo guadagnati la possibilità di divertirci e non ci siamo divertiti per niente. Siamo lontanissimi dal vertice, da quelli che possono vincere il Mondiale, dobbiamo allora consolidare il fatto che possiamo battere tutti gli altri e, nella giornata giusta, fare risultato con le squadre del Sei Nazioni. Questa è la base da cui partire”. E da cui dovrà partire il nuovo ct Gonzalo Quesada. “Questa è una squadra piena di talento – chiosa Innocenti – Abbiamo dei ragazzi che hanno qualità e possono migliorare, sarà ora il nuovo allenatore a dire cosa fare per il prossimo step”.
AGI – Serviva un’impresa e mezza (vincere e non lasciare punti di bonus) ma il traguardo dei quarti mondiali resta un tabù per l’Italrugby. All’Olympique Stadium di Lione gli azzurri del ct Kieran Crowley devono alzare bandiera bianca contro la Francia padrona di casa e fra le candidate alla vittoria finale: 60-7 il punteggio che mette fine alla corsa dell’Italia ai Mondiali. Si chiude dunque qui il torneo di Lamaro e compagni, torneo iniziato bene con le vittorie su Namibia e Uruguay – utili a garantire un posto nei gironi della prossima Coppa del Mondo – prima della disfatta contro gli All Blacks che ha di fatto messo con le spalle al muro gli azzurri.
A superare il gruppo A, oltre alla Nuova Zelanda, è dunque la Francia, che davanti al proprio pubblico non tradisce le attese dominando gli azzurri sin da subito: la prima meta arriva dopo un minuto e mezzo con Penaud, al quarto d’ora i Galletti sono già avanti 17-0 (meta anche per Bielle-Biarrey, due trasformazioni e un piazzato per Ramos). L’Italia non riesce a opporsi, subisce altre due mete (Ramos e ancora Penaud) e va al riposo sotto 31-0. Nella ripresa le cose non vanno meglio e gli azzurri affondano definitivamente: a segno vanno Jalibert, Mauvaka e per due volte Moefana, solo al 71′ l’Italia riesce a schiodarsi dallo zero con la meta di Zuliani e la trasformazione di Allan.
Arriva così un’altra batosta, con la Nazionale che esce di scena a testa bassa dalla rassegna iridata che segna anche la fine dell’era Crowley. “Non possiamo continuare a dire ‘che bello esserci’ e poi non essere protagonisti – la riflessione del presidente federale Marzio Innocenti – Quindici giorni fa eravamo contenti di aver raggiunto l’obiettivo minimo di fare di nuovo i Mondiali nel 2027 ma oggi ci troviamo con due pesanti sconfitte e non possiamo nasconderci dietro un dito. C’eravamo guadagnati la possibilità di divertirci e non ci siamo divertiti per niente. Siamo lontanissimi dal vertice, da quelli che possono vincere il Mondiale, dobbiamo allora consolidare il fatto che possiamo battere tutti gli altri e, nella giornata giusta, fare risultato con le squadre del Sei Nazioni. Questa è la base da cui partire”. E da cui dovrà partire il nuovo ct Gonzalo Quesada. “Questa è una squadra piena di talento – chiosa Innocenti – Abbiamo dei ragazzi che hanno qualità e possono migliorare, sarà ora il nuovo allenatore a dire cosa fare per il prossimo step”.