Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti non è d’accordo con le decisioni prese dall’Europa: stop alla vendita di auto a benzina e diesel? L’Italia risponde “no, grazie”. Per quanto concerne il futuro di questo tipo di alimentazioni, secondo il governo, è necessario mettere mano alle indicazioni dell’UE.
Bruxelles, lo sappiamo, vuole dire definitivamente stop alla vendita di veicoli con motori termici entro il 2035. L’Italia invece vorrebbe analizzare i punti del programma comunitario, per arrivare a compiere una transizione ecologica virtuosa. E così il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, si è espresso come segue sulle misure che il Paese dovrebbe adottare per rispettare le richieste dell’Unione Europea.
Innanzitutto, secondo il Ministro, mancano le condizioni: il governo dovrebbe proporre alla Commissione Europea una revisione del ‘Fit for 55’, per favorire il processo di transizione elettrica, ma senza portare risvolti negativi alla filiera del settore automotive e ai conseguenti aspetti sociali connessi. Questo significa che al momento l’Italia non si trova nelle condizioni socioeconomiche adatte per potere dire addio definitivamente ai motori diesel e benzina entro il 2035. Questo porterebbe a condizioni gravi e ingestibili sull’intera filiera.
Secondo Giancarlo Giorgetti: “La transizione ecologica va affrontata su un piano neutrale dal punto di vista tecnologico. La decarbonizzazione non può essere sinonimo di elettrico: per questo non possiamo respingere a priori altre strade. Occorre proseguire in ricerca e sviluppo sui combustibili non fossili, tecnologie su cui le nostre imprese effettuano notevoli investimenti”.
E non è tutto, il governo termina questo 2021 privo di ogni incentivo per l’acquisto di auto ibride ed elettriche, visto che tutti i fondi a disposizione sono andati esauriti in pochissimo tempo. Si è azzerato anche il plafond a disposizione di coloro che acquistano modelli Euro 6 con emissioni di CO2 fra 61 e 135 g/km. Ad oggi quindi restano solo circa 36 milioni di euro per l’acquisto di auto usate Euro 6, ibride ed elettriche che non superano i 25.000 euro di quotazione.
Anche su questo Giorgetti è stato chiamato ad esprimersi: “L’Esecutivo considera il settore automotive come prioritario”, si spera quindi che, durante la stesura della nuova legge di Bilancio, si pensi anche a come rilanciare il settore. Il responsabile del MISE sottolinea: “Le misure di incentivo sono state attivate, in sinergia con il Ministero dell’Economia e con il Ministero della Transizione Ecologica, per produrre dei benefici all’ambiente e per sostenere il comparto auto. Sono, quindi, provvedimenti che concorrono a ridurre le emissioni inquinanti e che contribuiscono a sostenere la filiera automotive messa a dura prova dalla transizione verso nuove tecnologie e dalla carenza delle materie prime e dei semiconduttori”.