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Listini deboli con le banche, vigile attesa per le parole di Janet Yellen sui tassi Usa

Ago 25, 2016

MILANO – Ore 10:00. I mercati azionari trattano deboli alla vigilia del discorso di Janet Yellen, la presidente della Federal Reserve, nel simposio annuale di Jackson Hole, evento di inizio stagione per i banchieri centrali. Gli osservatori si aspettano indicazioni sul prossimo rialzo dei tassi americani, ma i più credono che Yellen proverà a lasciarsi aperte tutte le porte facendo capire che gli investitori non devono cullarsi sugli allori e che una stretta monetaria sarebbe possibile già da settembre, pur rimandando tutte le scelte alle risposte che arriveranno dalle rilevazioni macroeconomiche di inizio mese. Secondo l’andamento dei Fed Funds, che anticipano le prossime mosse di politica monetaria, bisognerà aspettare dicembre per vedere la risalita del costo del denaro Usa.

Intanto sui mercati sembra regnare un’attesa vigile: nota Bloomberg che le fluttuazioni degli indici dell’area Asia-Pacifico nelle ultime due settimane sono state ai minimi dal 2012 e gli indicatori di volatilità sulle Borse di Usa, Europa e Giappone sono ai minimi dell’anno. Le Piazze del Vecchio trattano oggi deboli, dopo i recenti guadagni trainati – soprattutto a Milano – dal settore bancario. Piazza Affari conferma il rosso dell’apertura e cede lo 0,9%. Allineate le altre Borse europee: Francoforte arretra dello 0,9%, Parigi dell’1% e Londra dello 0,6%.

Sulla Borsa Italiana si confermano i protagonisti degli ultimi giorni: attenzione a Mediaset nel giorno del cda di Vivendi, che però non dovrebbe portare ancora a nuove offerte per uscire dalle secche della battaglia sul controllo di Premium, che ha portato l’azienda italiana – con la controllante Fininvest – ad aprire un contenzioso legale da oltre 2 miliardi di euro. Altra osservata speciale è Unicredit, che nelle ultime due sedute ha recuperato terreno fino a 2,26 euro tornando alle valutazioni di fine luglio, prima della pubblicazione degli stress test sulle banche. Oggi prevalgono invece le prese di profitto.

Dal fronte macroeconomico si registra il calo da 102 a 101 punti ad agosto dell’indice che misura la fiducia delle imprese francesi. L’indice Ifo tedesco, che misura le attese delle imprese, è sceso ancora ad agosto a 106,2 dal 108,3 di luglio, già in flessione dal dato di giugno. L’indice era atteso in ripresa a 108,5 punti, invece è peggiorato al di sotto del livello dello scorso mese. Negli Usa si guarda alla diffusione dei dati sugli ordinativi di beni durevoli preliminari a luglio e delle richieste di sussidio per la disoccupazione settimanali. Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 121,2 punti contro i 121,5 punti della chiusura di ieri. Il rendimento è all’1,12%. L’euro apre in rialzo ma sotto quote 1,13 dollari: passa di mano a a 1,1274 dollari e 113,23 yen.

In mattinata, la Borsa di Tokyo ha chiuso in lieve calo: l’indice Nikkei ha registrato un -0,25% a quota 16.555.95 e il più ampio indice Topix ha registrato un calo dello 0,19%. La Banca centrale cinese si è mossa per frenare la speculazione sui bond e nelle ultime due settimane ha diminuito i repo, i prestiti pronti contro termine, cioè quei prestiti a breve che fa alle banche e che vengono utilizzati per immettere liquidità nel sistema bancario. Il problema è che le banche li impiegano per comprare titoli obbligazionari, e ieri la Pbc ha sostituito i prestiti repo a sette giorni con operazioni più lunghe a 14 giorni drenando liquidità dal sistema.

La seduta di ieri a Wall Street è finita in calo con gli indici di poco sopra i minimi e con il settore energetico appesantito dal calo del petrolio. E’ stato tuttavia il comparto sanitario (-1,6%) a vivere la peggiore giornata dal 24 giugno scorso contribuendo ai cali del Nasdaq, che ha registrato il maggiore declino percentuale da un mese e mezzo. A mettere al tappeto i titoli del comparto sono stati i commenti di Hillary Clinton, candidata democratica alle prossime elezioni presidenziali Usa, contro “l’ultimo esempio di aziende farmaceutiche che approfittano dei consumatori”. Il riferimento è a Mylan, finita nel mirino del Congresso per avere portato dal 2009 a oggi il prezzo della sua Epipen (adrenalina autoiniettabile vitale per persone che soffrono di allergie gravi) da 100 a 500 dollari. Un rialzo definito “scandaloso” dalla contendente alla Casa Bianca. Il Dow Jones ha perso lo 0,35%, l’S&P 500 lo 0,52% e il Nasdaq lo 0,81%.

I prezzi del petrolio oggi riprendono quota, con il Brent a 49,10 dollari al barile, mentre il Wti sale a 46,88 dollari al barile. Oro in live rialzo sui mercati asiatici: è scambiato a 1.325,93 dollari con un progresso dello 0,13%.

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