A giugno scorso la sua lista aveva preso il 10 per cento dei voti alle elezioni comunali di Sermide e Felonica, piccolo comune in provincia di Mantova, nonostante le polemiche e la censura delle istituzioni per il nome e il simbolo scelti: un fascio littorio, sotto l’insegna “Fasci italiani del lavoro”. Ma adesso il Tar di Brescia ha stabilito l’esclusione dal Consiglio comunale di Fiamma Negrini, la candidata sindaco (e unica eletta) di quella lista. Motivo: il richiamo esplicito al fascismo, che è contro la nostra Costituzione. Spiegano i giudici, infatti, che “il nome della lista chiaramente allusivo, il simbolo che racchiude il fascio repubblicano, lo statuto nelle sue parti fondamentali e la stessa fotografia del fondatore della lista ritratto davanti all’immagine di Benito Mussolini” accreditano la violazione dell’articolo 12 delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione, che vieta la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista.
A giugno scorso, in piena campagna elettorale, tante erano state le proteste per quella lista di estrema destra che si presentava alle elezioni nel mantovano con lo slogan “il futuro è tornato”. Come volto rappresentativo era stato scelto quello di una ragazza, Fiamma Negrini, figlia di Claudio, capolista dei “Fasci italiani del lavoro” nonché padre della candidata sindaca. Dopo le elezioni la presidente della Camera Laura Boldrini aveva scritto al ministro dell’Interno Marco Minniti per chiedere di intervenire sul caso, spiegando che “l’ammissione alle elezioni di una lista che si richiama dichiaratamente a nomi e immagini del partito fascista desta forti perplessità sul piano giuridico in quanto – come rilevato, tra gli altri, dall’Anpi – sembra contrastare con le norme costituzionali e legislative che vietano la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista”. Ma a sinistra erano state tante le voci critiche, dal Pd a Mdp.
In realtà, come racconta la Gazzetta di Mantova, l’unico ricorso contro la presenza di quella lista alle elezioni (poi vinte dal centrosinistra) è stato fatto dal Movimento 5 Stelle