Cambia la guida in Commissione Europea, ma non la linea sul limite delle emissioni di anidride carbonica nel 2025 e le multe previste per le Case che sforeranno. Da Frans Timmermans a Wopke Hoekstra, infatti, il commissario con delega alla Politica climatica ha ribadito l’intenzione di Bruxelles di respingere ogni qualsivoglia ipotesi di revisione delle normative europee e, quindi, mettere con le spalle al muro i costruttori che non si allineeranno ai limiti entrati in vigore nel 2025. Una decisione che, ha riferito Hoekstra, trova fondamento su un chiaro pensiero della Commissione che non vuole aiutare alcuni e sfavorire altri.
Nessuna revisione sui limiti delle emissioni
La strada tracciata è questa e non ci sarà alcun bivio che porterà ad altre mete. È questa, in buona sostanza e sintesi, il pensiero della Commissione Europea sui limiti alle emissioni di anidride carbonica entrati in vigore nel 2025, con la normativa che non verrà modificata. Nonostante le continue pressioni subite dall’industria automobilista del Vecchio Continente, e non solo, Bruxelles non ne vuole sapere.
E a confermare la linea di pensiero è stato il diretto interessato, il commissario europeo per l’azione per il clima Wopke Hoekstra che ha frenato qualsiasi tentativo presente e futuro di ripensamento. Perché la Commissione è sicura del lavoro fatto e inamovibile sulle richieste, per fermare quanto prima i costruttori dal mettere in commercio mezzi che potrebbero portare ad aggravare la situazione climatica.
Il politico olandese, che dal 9 ottobre 2023 ha preso il posto di Frans Timmermans, è fermo nella decisione presa e ha ribadito le intenzioni di Bruxelles. Infatti qualsiasi ripensamento, ha riferito, finirebbe per “danneggiare la concorrenza”. In che senso?
Tra chi chiede aiuto e chi si adegua
Hoekstra, parlando dei limiti e del regime sanzionatorio in vigore dal 2025, ha affermato che se è vero che c’è chi teme di non raggiungere gli obiettivi, altri invece si sono rimboccati le maniche per esaudire le richieste della Commissione. Per far ciò sono stati messi in campo investimenti non di poco conto che, se venisse accettato il cambio di rotta, porterebbe diverse Case a vedere andare in fumo centinaia di milioni spesi per adeguarsi.
“Alcuni chiedono un rallentamento, ma altri hanno già fatto investimenti significativi e vogliono certezze” ha detto il politico olandese sottolineando che “modificare le regole causerebbe distorsioni di condizioni di parità e metterebbe questi produttori in una posizione di svantaggio competitivo”.
Insomma, nessuna alternativa possibile, perché facendo contenti gli attuali scontenti il rovescio della medaglia sarebbe mandare su tutte le furie, e con i conti in difficoltà, chi a oggi è felice di ridurre le emissioni nei veicoli di nuova produzione.
I limiti delle emissioni per il 2025
Ma quali sono i limiti ai quali i costruttori devono adeguarsi? Da mesi è già ben nota la linea della Commissione che ha chiesto alle Case di non sforare oltre i 93,6 grammi di CO2 per chilometro, scendendo di fatto di oltre 21 grammi rispetto a quanto previsto fino al 2024.
Per chi non si adegua, ovviamente, sono previste multe salate. Bruxelles, infatti, comminerà alle aziende colte in errore una sanzione di 95 euro per g/km di emissioni in eccesso per ciascun veicolo di nuova immatricolazione.