Secondo Italia NoStra e il suo presidente genovese Ermete Bogetti sono “lacrime di cococdrillo” quelle del governatore Toti per il dissesto idorgeologico che colpsice la Liguria. Italia Nostra ricorda la posizione di Toti contro l’estensione della zona di Parco di portofino e quindi di protezione del territorio dal cemento.
Ecco la nota di Italia Nostra Genova: “Ora Toti chiede lo stato di emergenza, uno sforzo straordinario, un piano straordinario … ora che il territorio della Liguria è devastato dagli effetti evidenti dei cambiamenti climatici, con inevitabili ripercussioni sulle infrastrutture. Ma costa e territorio sono competenze regionali! Cosa ha fatto fino ad ora? A parte proclami, nulla si è fatto contro il dissesto idrogeologico. La Regione non pianifica a tutela di ambiente e paesaggio e non pianificando si perdono anche finanziamenti europei per l’adozione di misure di salvaguardia e conservazione degli ambiti da proteggere. E’ palese a tutti che un territorio curato è molto meno soggetto a collassare, anche in presenza di eventi meteo importanti, come quelli che ormai frequentemente si abbattono sulla nostra regione. Se il terreno collassa si porta con sé strade, ponti e case. Qui, invece, il governo regionale pensa solo al cemento: ne sono prova, da ultimo, la recente legge sui parchi naturali, che diminuisce le aree protette, il disegno di legge n. 265, che teglie limiti agli interventi edilizi e modifica il Testo unico della normativa regionale in materia di paesaggio, escludendo l’autorizzazione paesaggistica per le ristrutturazioni, la proposta di legge n. 264, che consente di rendere abitabili manufatti ora non destinati a quello scopo, ecc”.