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Libia, missili vicino al centro di Tripoli. Salvini: «Spero che Haftar fermi il blitz»

Apr 17, 2019

di almeno quattro morti e un ferito grave il bilancio del bombardamento di missili Grad su Abu Slim, il quartiere a ridosso del centro di Tripoli, da parte delle milizie di Khalifa Haftar. Tra le vittime figura una intera famiglia composta da tre persone, mentre un giovane, che apparterrebbe allo stesso nucleo familiare, versa in gravi condizioni.

Sulla Libia stiamo lavorando per la pace, per il cessate il fuoco dice stamani il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Radio anch’io. Voglio essere fiducioso che la ragione torni a prevalere e l’iniziativa militare di Haftar, che ha tentato il blitz, arrivi a conclusione. La guerra non mai la soluzione al di l dell’arrivo di barconi. Eppure incurante degli appelli della comunit internazionale e delle organizzazioni umanitarie, il maresciallo “ribelle” sta lanciando una nuova offensiva nel tentativo estremo di avanzare sul fronte sud di Tripoli per mettere piede nella capitale.

GUARDA IL VIDEO – Libia, Maitig: Quello di Haftar un golpe, difenderemo Tripoli

Marted per tutto il pomeriggio a quasi due settimane dall’avvio dell’operazione i boati della battaglia sono risuonati fin nel cuore della capitale, teatro di una manifestazione anti-francese di molti libici che indossavano i gilet gialli in chiaro segno di sfida al presidente Emmanuel Macron. Anche se il conto dall’inizio delle ostilit salito ad almeno 174 morti, quasi 800 feriti e migliaia di sfollati tra i quali oltre 7mila bambini, violenti combattimenti sono scoppiati ad Ain Zara, punta avanzata dell’offensiva 15km a sudest della capitale, e nell’area dell’aeroporto internazionale verso Tripoli, che dista circa 20 kilometri.

Secondo alcune fonti attendibili a Bengasi, il maresciallo si troverebbe comunque in gravi difficolt. Lo stesso presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, grande sponsor di Haftar, non sarebbe affatto contento. Anzi, dal Cairo filtrerebbe “nervosismo” per un’offensiva promessa come un blitz e invece rivelatasi di efficacia limitata.

Intanto un certo numero di terroristi islamici potrebbero arrivare in Italia nascosti tra i migranti, approfittando del caos libico. Sono Giuseppe Conte e Matteo Salvini, dopo i colloqui con il vicepremier Ahmed Maitig, a rilanciare l’allarme sui rischi che lo scontro a Tripoli potrebbe innescare per il nostro Paese e ribadiscono che l’Italia far di tutto per spegnere l’incendio appiccato da Haftar. Siamo molto preoccupati – ha fatto notare il premier -, abbiamo sempre lavorato e continueremo a lavorare per scongiurare una crisi umanitaria che pu esporre il nostro paese al rischio dell’arrivo di foreign fighters. L’allerta confluita in una direttiva del Viminale che, di fatto, ha un obiettivo primario: impedire che la Mare Jonio – la nave di Mediterranea Saving Human salpata domenica da Marsala e gi arrivata in acque internazionali davanti alla Libia – possa soccorrere migranti, tra i quali potrebbero nascondersi presunti terroristi secondo il Viminale.

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