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Libertà di informazione, nel 2017 minacciati 423 giornalisti

Dic 31, 2017

ROMA – Libertà di informazione sempre più a rischio in Italia. I casi sono andati aumentando e nell’anno che si chiude Ossigeno per l’informazione (l’osservatorio promosso dalla Fnsi e dall’Ordine presso l’Associazione stampa romana) ha accertato gravi violazioni: intimidazioni, minacce, ritorsioni e abusi nei confronti di 423 giornalisti, blogger, fotoreporter, video operatori. Quest’anno i cronisti colpiti sono undici più del 2016, e per il 25% donne.

Ossigeno ha pubblicato i nomi di ciascuno degli operatori dell’informazione colpiti e ha descritto gli attacchi ingiustificabili che hanno subito. Ognuno di questi operatori dell’informazione è stato preso di mira per impedirgli di raccogliere e diffondere liberamente notizie di interesse pubblico. La tipologia di attacco prevalente è stata l’avvertimento (37 per cento) seguita dalle querele infondate e altre azioni legali pretestuose (32 per cento).

Altre tipologie prevalenti sono state le aggressioni fisiche (20 per cento), le azioni per ostacolare la libertà di informazione con modalità non perseguibili per legge (7 per cento) e i danneggiamenti di beni personali o aziendali (4 per cento).

La regione italiana più colpita è stata il Lazio, dove sono state accertate più intimidazioni e ritorsioni. Solo a Roma e nei dintorni sono stati colpiti 141 giornalisti e blogger, il 33 per cento dei 423 casi riscontrati nell’intero territorio nazionale. Nel Lazio c’è stato un incremento di otto punti percentuali rispetto al 2016.

Questa concentrazione delle intimidazioni e delle minacce nella Capitale e nei centri circostanti è stata segnalata da Ossigeno ripetutamente da maggio in poi e rappresentata in un dossier intitolato “Allarme Lazio”. E’ il primo anno, dal 2013, che la percentuale degli avvertimenti supera quella delle azioni legali pretestuose.

Le cifre di Ossigeno rispecchiano l’andamento delle intimidazioni e delle minacce attuate in Italia contro i giornalisti e descrivono in dettaglio il 6 per cento del fenomeno. Per avere una stima attendibile del numero di cronisti colpiti effettivamente da queste violazioni durante l’anno bisogna dunque moltiplicare per quindici il numero dei casi accertati. Moltiplicando 423 per 15 si ottiene 6.435.

Nel 2017, Ossigeno è stato in grado di verificare con cura 216 differenti episodi (14 meno del 2016). Il numero dei minacciati è quasi il doppio degli episodi esaminati perché in 87 di questi casi sono state prese di mira più persone.

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