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L’export cinese torna a correre

Giu 9, 2022

AGI – Le esportazioni cinesi sono cresciute a due cifre a maggio, superando le aspettative di mercato, grazie al riavvio delle fabbriche e all’allentamento degli ostacoli logistici dopo che le autorità hanno ridotto gradualmente le restrizioni anti-Covid a Shanghai.

Anche le importazioni sono aumentate per la prima volta in tre mesi, fornendo supporto al governo impegnato a tracciare un percorso economico per uscire dallo shock sul lato dell’offerta che ha scosso il commercio globale e i mercati finanziari negli ultimi mesi.

L’export è cresciuto il mese scorso del 16,9% rispetto all’anno precedente, registrando la crescita più rapida da gennaio di quest’anno e più del doppio delle aspettative degli analisti, che puntavano su un aumento dell’8%. Le importazioni, invece, sono aumentate del 4,1% rispetto a un anno prima, il primo incremento in tre mesi, rispetto alla crescita piatta di aprile.

Le principali case automobilistiche sono state in grado di aumentare la produzione a maggio e la capacità di movimentazione delle merci nei porti e negli aeroporti sta tornando ai livelli precedenti alla chiusura. Il produttore di auto elettriche Tesla ha riaperto la sua fabbrica a Shanghai il 19 aprile dopo un’interruzione di 22 giorni ed è tornato ai livelli di produzione precedenti alla chiusura alla fine di maggio.

I sondaggi ufficiali e privati hanno mostrato che l’attività industriale cinese si è contratta a un ritmo più lento a maggio, grazie all’allentamento delle restrizioni anti-Covid nei principali centri di produzione, con un indicatore sugli ordini di esportazione in miglioramento. La Cina ha registrato un surplus commerciale di 78,76 miliardi di dollari il mese scorso, contro le previsioni di un surplus di 58 miliardi di dollari contenute nei sondaggi. Il governo cinese ha recentemente annunciato un pacchetto di 33 misure che riguardano politiche fiscali, finanziarie, di investimento e industriali, anche se gli analisti sostengono che l’obiettivo ufficiale del Pil di circa il 5,5% per quest’anno sarà difficile da raggiungere senza abbandonare la strategia zero-Covid.

A maggio la banca centrale ha tagliato il tasso di riferimento per i mutui ipotecari con un margine inaspettatamente ampio, la seconda riduzione di quest’anno, mentre Pechino cerca di rianimare il settore immobiliare in difficoltà per sostenere l’economia. 

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