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Ancelotti: «Caro Milan, non ti abbattere»

Ott 30, 2017

lunedì 30 ottobre 2017 10:03

ROMA – In una Serie A quest’anno “molto interessante e competitiva”, animata “non più solo dalla Juventus, ma anche da Napoli, Inter, la Lazio che sta facendo un campionato straordinario, dalla Roma, purtroppo il Milan è rimasto un po’ indietro”. Il cuore di Carlo Ancelotti resta un po’ rossonero e l’allenatore, ospite di ‘Radio anch’io Sport’ su Radio 1 Rai, soffre nel vedere quei colori arrancare. “Ma è nella logica delle cose, avendo cambiato più degli altri. Ci vuole tempo, pazienza. La campagna acquisti rossonera è stata importante – sottolinea il tecnico – ma non bastano sei mesi per costruire una squadra. Nessuno ha la bacchetta magica. Il quarto posto sarebbe molto importante, ma non bisogna abbattersi quando le cose non funzionano. Ora si punta su giocatori giovani, da crescere, per poi innestare calciatori importanti. I campionati le vincono le squadre, con l’inserimento dei talenti”. Proprio il Milan è stato l’ultima ‘vittima’ della Juventus. I bianconeri sono tornati? “E quando mai erano andati via, stanno sempre lì, sul pezzo”. Quanto al Napoli ha in panchina “Sarri, molto bravo anche perché ha alle spalle una struttura societaria che gli ha dato tempo per lavorare. Il Napoli gioca molto bene”.

VAR PENSIERO“Cosa penso della Var? – continua poi Ancelotti nella sua chiacchierata radiofonica -. Che è arrivata troppo tardi, doveva arrivare prima, solo un folle può pensare che non serve. Risolve tantissimi problemi a livello di polemiche, di serenità arbitrale, credo ormai siano tutti d’accordo, fortunatamente sarà messa anche ai prossimi Mondiali. Evita tanti problemi, è fuori discussione”.

L’ESONERO AL BAYERN –“Forse la società non credeva più nel lavoro che facevo – conclude Ancelotti parlando del suo esonero al Bayern Monaco -. Per me ora è giusto guardare avanti e prendermi tempo per guardare il calcio da spettatore, con interesse e cercare un’altra opportunità in futuro, non adesso. Vorrei avere un’opportunità per creare un progetto e lavorare con serenità anche se il nostro è un mestiere che non ti dà serenità e tranquillità ma è normale, basta un risultato sbagliato che la pressione aumenta. Ma con serenità aspetto, non ho fretta”.

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