• 27 Novembre 2024 5:47

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L’ex ginnasta Kabaeva, “la politica distrugge lo sport”  

Lug 24, 2023

La campionessa olimpica di ginnastica ritmica ad Atene 2004 nonché’ donna molto influente, la russa Alina Kabaeva, ha affermato che la revoca del divieto della Federazione internazionale di ginnastica (Fig) agli atleti russi “non è sufficiente” ed ha insistito sul fatto che dovrebbero essere autorizzati a competere sotto la bandiera della Nazione, ovvero quella della Russia.

L’ex ginnasta, 40 anni, dal 2007 al 2014 deputata della Duma di Stato del Partito Russia Unita, il partito che ha come leader Vladimir Putin, ha anche affermato che “l’interferenza politica” sta “distruggendo” lo sport insistendo sul fatto che la competizione internazionale dovrebbe essere “libera dalla politica”.

La federazione internazionale nei giorni scorsi ha accolto le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale e deciso che dal primo gennaio 2024 gli atleti russi e bielorussi, in forma neutrale ed individuale, potranno tornare alle competizioni finalizzate anche alle qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.

Parlando a nome della ‘Sky Grace Alina Kabaeva Academy’ di ginnastica ritmica, Kabaeva all’agenzia russa Tass ha affermato, “accogliamo con favore la decisione della Federazione internazionale di ginnastica di consentire agli atleti russi di competere ma comunque non è abbastanza perché dovrebbero avere il diritto di competere sotto la propria bandiera: il monopolio dei singoli Paesi sulle organizzazioni sportive internazionali è inaccettabile”. 

La campionessa olimpica di ginnastica ritmica ad Atene 2004 nonché’ donna molto influente, la russa Alina Kabaeva, ha affermato che la revoca del divieto della Federazione internazionale di ginnastica (Fig) agli atleti russi “non è sufficiente” ed ha insistito sul fatto che dovrebbero essere autorizzati a competere sotto la bandiera della Nazione, ovvero quella della Russia.
L’ex ginnasta, 40 anni, dal 2007 al 2014 deputata della Duma di Stato del Partito Russia Unita, il partito che ha come leader Vladimir Putin, ha anche affermato che “l’interferenza politica” sta “distruggendo” lo sport insistendo sul fatto che la competizione internazionale dovrebbe essere “libera dalla politica”.
La federazione internazionale nei giorni scorsi ha accolto le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale e deciso che dal primo gennaio 2024 gli atleti russi e bielorussi, in forma neutrale ed individuale, potranno tornare alle competizioni finalizzate anche alle qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno.
Parlando a nome della ‘Sky Grace Alina Kabaeva Academy’ di ginnastica ritmica, Kabaeva all’agenzia russa Tass ha affermato, “accogliamo con favore la decisione della Federazione internazionale di ginnastica di consentire agli atleti russi di competere ma comunque non è abbastanza perché dovrebbero avere il diritto di competere sotto la propria bandiera: il monopolio dei singoli Paesi sulle organizzazioni sportive internazionali è inaccettabile”. 

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